Alcune aree di Napoli, Roma e Milano sono attualmente fuori controllo, sotto il profilo del contagio da Covid.Non sono troppo confortanti le parole di Walter Ricciardi, professore di Igiene generale e applicata all'Università Cattolica e consigliere del ministro della Salute Roberto Speranza. «Hanno numeri troppo alti per essere contenuti con il metodo tradizionale del testing e del tracciamento - ha detto nel corso del webinar pandemia di Covid 19 in Italia: riflessione sugli aspetti epidemiologici, clinici e di sanità pubblica - Come insegna la storia di precedenti epidemie, quando non riesci a contenere devi mitigare, ovvero bloccare la mobilità. Ci troviamo come nel 1400 a Venezia, nonostante le tecnologie di cui disponiamo.
«L'Italia - prosegue - sta finendo per accordarsi ai Paesi che non decidono con i tempi giusti.
Insomma: «Servono decisioni coraggiose - continua - ma non si possono prendere curando esclusivamente solo il proprio orticello, dicendo che si chiude e poi le palestre restano aperte. Ieri ho letto con piacere la lettera di uno dei più grandi imprenditori del settore che mi ha scritto di condividere questo punto di vista, anche se per lui saranno lacrime e sangue. Mantenere il distanziamento è impossibile, mi ha detto. Purtroppo in alcuni casi, bisogna fare scelte dolorosissime». Critiche pure alle Regioni: «Non perché ci fa piacere segnalarne i comportamenti, bensì poiché constatiamo quello che ha detto già il dottor Miozzo, ossia che da Aprile e Maggio, fino ad ora, bisognava ristrutturare i pronto soccorso, rafforzare la capacità diagnostica e di tracciamento, oltre ai dipartimenti di prevenzione e fare assunzioni». Elencati i nodi, è il momento di agire: «Non serve, comunque, discuterne, piuttosto lavoriamo tutti insieme senza recriminazioni». D'altronde: «Saranno mesi durissimi - ha ribadito Ricciardi - perché ancora non sono arrivati influenza, parainfluenza e freddo. Se non metti in sicurezza i cittadini non puoi ricostruire il tessuto economico».
Collaborazione tra istituzioni, cittadini e una responsabilità collettiva. Il Presidente #Mattarella è stato ancora una volta chiaro, per superare questo momento difficile c’è bisogno di rinnovata fiducia. Dobbiamo essere uniti e remare tutti nella stessa direzione.
— Federico D'Incà (@FedericoDinca) October 20, 2020
In questo quadro si aggiunge, il dato delle terapie intensive: «Il tasso d'occupazione dei letti in rianimazione è attualmente del 10,49%», ha detto il ministro dei Rapporti con il Parlamento Federico D'Incà, rispondendo a un'interrogazione alla Camera, in sostituzione del ministro della Salute Speranza.
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Sono 2023 i nuovi positivi con 21.726 tamponi effettuati, per una percentuale pari al 9,3%
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