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A fuoco 16 auto delle Poste: non si esclude la pista anarchica

Grave incendio a Roma, dove 16 vetture di Poste italiane sono state date alle fiamme in via Palmiro Togliatti: indagini in corso

A fuoco 16 auto delle Poste a Roma: non si esclude la pista anarchica

Incendio misterioso a Roma, dove 16 auto di Poste italiane sono andate completamente bruciate nel parcheggio di via Palmiro Togliatti. L'intervento dei vigili del fuoco è avvenuto alle ore 03.46, quando la centrale operativa ha inviato sul posto due auto pompa serbatoio e due autobotti. Le vetture erano parcheggiate all'esterno, sulla strada, e fortunatamente nessuna persona è rimasta coinvolta. Oltre ai vigili del fuoco sono arrivate in zona anche le pattuglie della polizia per eseguire gli accertamenti. Al momento non è esclusa nessuna pista, nemmeno quella anarchica.

Sebbene sia ancora troppo presto per avere certezze, ci sono delle analogie con altri episodi avvenuti nella stessa Capitale ma anche in altre città. A fine gennaio, infatti, sempre a Roma erano stati dati alle fiamme alcuni veicoli parcheggiati nella sede Telecom di via Val di Lanzo, zona Conca d'Oro, appartenenti all'azienda telefonica e non solo. A Milano, negli stessi giorni, invece, erano state incendiate alcune auto della polizia locale. Entrambe le azioni erano state rivendicate dagli anarchici in protesta contro il 41 bis e in solidarietà verso Alfredo Cospito, richiuso nel carcere di Opera in regime di massima sicurezza.

Per l'incendio di questa notte, invece, non è stata effettuata alcuna rivendicazione per il momento, al contrario dei due precedenti episodi. "Grazie ai roghi che hanno incendiato l'inizio del nuovo anno, che ci hanno ispirato e incoraggiato, la notte del 22 Gennaio abbiamo posizionato materiale infiammabile e dato fuoco agli inneschi contro 3 veicoli di PosteItaliane, Italgas e EnjoyEni", avevano scritto gli anarchici sul loro portale in quell'occasione. Quindi, aggiunsero: "Quest'azione vuole rispondere con ardore alla chiamata internazionale di mobilitazione per i prigionieri anarchici e rivoluzionari. Gli attacchi che negli ultimi mesi hanno incendiato la rivolta e dato forza alle rivendicazioni anarchiche in tutto il mondo, hanno dimostrato come la conflittualità non si sia spenta e come ad ogni latitudine del globo ci sia qualcun disposto a mettersi in gioco per colpire lo Stato ed i suoi collaboratori".

Quest'oggi a Roma si è svolto anche un corteo anarchico, sempre in solidarietà con Cospito. Poche decine di persone hanno sfilato nella zona del Pigneto per raggiungere piazza Nuccitelli. Dopo il corteo è iniziata la proiezione della mini serie sulle lotte delle persone immigrate autoprodotta da Campagne in lotta. Presente anche l'anarchico Lello Valitutti: "Alfredo sta arrivando al limite della sua resistenza. È il momento di cambiare musica e di dire cosa possiamo fare per farlo uscire dal 41 bis e impedire che muoia.

Sono i medici che dovrebbero dire che Alfredo non può più stare in carcere, dobbiamo far capire a questi medici che saranno anche loro ritenuti responsabili dell'eventuale morte di Alfredo".

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