Guerra in Ucraina

"Attaccati con gli ipersonici Kinzhal": pioggia di missili sull'Ucraina

Nell'ultimo attacco missilistico contro le infrastrutture ucraine Kiev ha accusato Mosca di aver utilizzato anche i missili ipersonici Kh-47 Kinzhal

"Attaccati con gli ipersonici Kinzhal": pioggia di missili sull'Ucraina
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La Russia ha sferrato un attacco missilistico contro le infrastrutture energetiche dell'Ucraina, causando almeno 11 morti e altrettanti feriti. L'esercito ucraino ha accusato Mosca di aver utilizzato anche i famigerati missili ipersonici Kh-47 Kinzhal ("pugnale" in cirillico). Si tratta di missili capaci di raggiungere velocità elevate e in grado di evitare la contraerea avversaria. È una delle armi di ultima generazione a disposizione di Vladimir Putin, ed è stata impiegato per la prima volta in assulto nel conflitto ucraino.

La Russia si affida ai missili ipersonici

L'attacco missilistico ha preso il via dalle prime ore del mattino. L'allarme aereo è risuonato in tutta l'Ucraina. Secondo quanto riferito dalle autorità ucraine, i missili sono stati lanciati in direzione delle regioni di Vinnytsia e Kiev. Le forze armate di Kiev hanno esortato a restare nei rifugi. Decine di missili da crociera sono stati abbattuti ma questo non ha impedito il danneggiamento di infrastrutture strategiche.

In giornata è stato reso noto che tra i missili lanciati da Mosca c'erano anche i Kinzhal (qui abbiamo spiegato che cos'è e come funziona). Stiamo parlando di missili ipersonici, più veloci dei supersonici perchè capaci di superare di almeno cinque volte la velocità del suono. Dal punto di vista tecnico, sono manovrabili e precisi come i missili da crociera, ma dotati di caratteristiche, dalla velocità alla capacità distruttiva, simili a quelli balistici.

Cos'è il missile Kinzhal

Sviluppato negli anni 2010 e lanciato in via sperimentale per la prima volta nel 2018, ha sottolineato l'Agi, il Kinzhal è stato progettato per colpire portaerei ed incrociatori, ma è efficace anche per obiettivi terrestri. Basti pensare che può raggiungere, in prossimità del bersaglio, gli oltre 12.000 chilometri orari ed è capace di compiere manovre evasive per schivare la controffensiva.

Lungo circa nove metri per un metro di diametro, ha una gittata massima tra i 1.500 e i 2.000 chilometri, un peso di lancio di circa 4.300 chili e può essere armato con diversi tipi di testate, da quelle convenzionali a quelle termonucleari e termobariche.

Ricordiamo che il 19 marzo 2022 Mosca aveva annunciato la distruzione di un deposito contenente rifornimenti militari occidentali a Delyatyn, nella regione ucraina di Ivano-Frankivsk vicino al confine con la Polonia, con l'impiego di missili Kinzhal lanciati da una coppia di Mig-31K. Una missione che ha fatto del Kinzhal il primo sistema d'arma ipersonico ad essere impiegato in combattimento.

La reazione di Mosca

La tempistica dell'utilizzo dei Kinzhal non può essere casuale. I nuovi attacchi russi sono arrivati il giorno dopo la decisione di diversi Paesi occidentali di fornire carri armati a Kiev, che secondo il Cremlino equivale ad un loro "coinvolgimento diretto nel conflitto". Negli attacchi Mosca ha usato anche i droni. Kiev ha rivendicato la distruzione di 47 dei 55 missili lanciati dalla Russia e di 24 droni di fabbricazione iraniana lanciati dal Sud dell'Ucraina.

Dopo gli attacchi, il ministro dell'Energia ucraino, German Galushchenko, ha accusato la Russia di cercare di "creare un fallimento sistemico nel sistema energetico ucraino", aggiungendo che la situazione è particolarmente difficile nelle regioni di Odessa e Vinnytsia.

La situazione a Kiev si è stabilizzata nel pomeriggio, ma nella regione meridionale di Odessa, sul Mar Nero, "le interruzioni di corrente di emergenza continueranno", ha affermato il fornitore di energia DTEK.

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