Dopo la sentenza della Corte Suprema russa – che lo ha definito un movimento “estremista” – la Russia adesso ha aggiunto il “movimento internazionale Lgbt” nella lista nera dei “terroristi ed estremisti”.

È quanto previsto in un avviso del servizio di intelligence finanziaria russo, Rosfinmonitoring (che si occupa della lotta al riciclaggio di denaro e al finanziamento del terrorismo), mentre le autorità hanno intensificato la repressione della comunità Lgbtqi. Il “movimento internazionale Lgbt” era già stato bandito dalla Corte Suprema russa alla fine del 2023 e ne è stata vietata l’attività sul territorio dello Stato, anche se in Russia non esiste alcuna organizzazione con questo nome. La caccia alle streghe contro la comunità è in corso già da tempo. Nel luglio 2022, pochi mesi dopo l’inizio della guerra in Ucraina, il presidente della Duma ha proposto di vietare la “propaganda delle visioni non tradizionali” in Russia e a fine anno la nuova normativa è entrata in vigore: è così stata introdotta una multa fino a 5 milioni di rubli (circa 50mila euro) per “propaganda di rapporti sessuali non tradizionali, pedofilia e cambio di sesso”.

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