Una gara a non stare nel palco d’onore, dove alla fine (forse) siederanno. La vigilia della Prima del Teatro alla Scala diventa una polemica politica. Complice l’assenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, le attenzioni si focalizzano sulla seconda carica dello Stato, il presidente del Senato Ignazio La Russa, che sarà quindi la massima autorità presente. E come se non bastasse il “no” al saluto istituzionale dei rappresentanti dei lavoratori della Cgil e della sezione scaligera dell’Anpi, motivato con la mancata condanna del fascismo da parte di La Russa, ecco che nasce il balletto dei posti. Perché il sindaco Beppe Sala ha fatto sapere che siederà in platea, accanto a Liliana Segre. Chiarendo che il suo è un “messaggio politico”.

Le voci sulle sedie che saranno occupate nel teatro è iniziata al mattino. Alle massime autorità spetta il palco d’onore, il più centrale. Solitamente è lì che si accomodano il presidente della Repubblica, oltre al presidente del Consiglio e ai “padroni di casa”, il governatore lombardo e il sindaco della città, che è anche presidente del Teatro. Con Mattarella e Giorgia Meloni assenti, La Russa diventa la più alta carica presente. Dal mattino però iniziano a rincorrersi le voci circa l’assenza di Sala, che preferirebbe stare in platea accanto alla senatrice a vita Segre.

Ed ecco quindi l’intervento di La Russa: “Sarei felice se la senatrice a vita Segre domani, dove non potrà essere presente il presidente della Repubblica, fosse presente sul palco d’onore della Scala, anche per ribadire la nostra solidarietà e la speranza di pace in Medioriente”, dice il presidente del Senato. “La decisione – ha spiegato la seconda carica dello Stato – spetta alla senatrice Segre e l’invito formale spetta al sindaco di Milano e credo che questo sia in itinere, io ne sarei davvero felice”. Quindi viene fatto trapelare che anche La Russa siederà in platea, insieme a Sala e Segre, per assistere alla prima di Don Carlo che inaugura la stagione lirica del teatro. Se la senatrice a vita, fa sapere La Russa, “rimane in platea mi siederò vicino a lei, per essere coerente con la mia idea”.

Ma il sindaco non ci sta. Prima Sala conferma che non si accomoderà sul palco d’onore, ma accanto a Segre in platea. “Vedremo cosa faremo, io ho solo espresso un desiderio, di avere la senatrice Segre al mio fianco. Una formula la troveremo, non credo che sia nel mio interesse fare polemica nel giorno di Sant’Ambrogio, però vorrei, volevo, voglio avere la Segre al mio fianco perché credo che in questo momento, più che mai simbolicamente, sia una cosa importante. Stiamo discutendo, troveremo una soluzione”. La Russa in platea? “Ci siamo sentiti due o tre volte con il presidente, lui lo sa che io non voglio fare polemica, voglio però che, anche in un momento importante dal punto di vista culturale per la storia di Milano come la Prima della Scala, ci sia anche un messaggio politico che, per me, è la vicinanza con la senatrice, per quello che ha dato a Milano. Vuol dire anche riflettere su quello che è il momento e la tragedia che sta succedendo in Medioriente”.

Alla fine, a sera, viene fatto sapere da fonti di Palazzo Madama che nella prima fila del palco reale della Scala siederanno la senatrice Segre e la figlia, Federica Belli Paci, accanto da una parte il sindaco Sala e il presidente del Senato. In seconda fila, subito dietro i ministri, a partire dal vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, quello della Cultura Gennaro Sangiuliano e la ministra per le Riforme Elisabetta Alberti Casellati. “Nessuna polemica, solo un problema logistico”, sottolineano le stesse fonti dopo il balletto sulla sistemazione in teatro degli ospiti istituzionali e politici.

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