Mattinata di sgomberi a Roma. A due settimane dallo sfratto degli ex Irriducibili dal quartiere Colli Albani, finisce l’avventura del pub abusivo di Forza Nuova a San Giovanni, legato al leader romano e ultrà romanista Giuliano Castellino. Un duro colpo all’estrema destra capitolina. Ma nelle stesse ore, le forze dell’ordine si portano via anche l’esperienza quasi decennale del Cinema Palazzo, legato alla sinistra radicale e ai movimenti civici del quartiere San Lorenzo. Due esperienze totalmente diverse, non solo per la loro natura politica.

Lo Skull Pub, da banco alimentare a birreria abusiva – Lo Skull Pub di via Taranto, di cui si era occupato ilfattoquotidiano.it nel mese di giugno, si trovava da alcuni anni all’interno di locali di proprietà dell’Ater, l’azienda regionale che gestisce le case popolari a Roma. Inizialmente, il movimento di Castellino utilizzava le cinque saracinesche come appoggio per la distribuzione di generi alimentari alle famiglie in difficoltà. Ma da un paio d’anni, i locali erano stati trasformati in un vero e proprio pub abusivo, con pubblicità sui social, prezzi di mercato e serate a tema, il tutto senza nemmeno il permesso per la somministrazione di cibi e bevande e, ovviamente, il pagamento dell’affitto con una morosità accumulata di quasi 75mila euro.

Castellino furioso: “Roma sarà liberata dalla dittatura Covid” – La presidente del Municipio VII da mesi chiedeva che i locali fossero sgomberati. “Sono contenta – commenta la minisindaca – Queste persone scrivevano sui muri frasi inaccettabili e la cittadinanza sentiva troppo la pressione dovuta alla loro presenza e quindi abbiamo più volte sollecitato la Prefettura”. Fra gli ispiratori dell’occupazione, come detto, c’era Giuliano Castellino, vicesegretario nazionale di Forza Nuova, che da qualche mese è diventato anche uno dei leader del movimento negazionista No Mask a Roma. “Mentre Roma rimane sommersa da rifiuti, immigrati e rom la fanno da padrone, le borgate muoiono, la Raggi decide di sgomberare e chiudere gli spazi liberi”, commenta Castellino in un comunicato, per poi attaccare: “Roma sarà liberata dalla dittatura criminale e terrorista del Covid e anche dalla Raggi”.

Cinema Palazzo: doveva essere una casinò, diventato spazio culturale – Caso totalmente diverso, non solo per la natura politica dell’occupazione, quello del Cinema Palazzo. L’edificio storico di piazza dei Sanniti nel 2011 era pronto a diventare un casino-sala slot, quando i militanti del centro sociale Omnia Sunt Communia decisero di prenderne possesso e costringere la proprietà a tornare sui suoi passi. Per quella occupazione finirono a processo anche nomi importanti della politica e dello spettacolo, come Sabina Guzzanti e l’allora deputato del Pd, Marco Miccoli. Negli anni della corsa sfrenata al gioco d’azzardo, il Cinema Palazzo divenne un punto di riferimento importante delle iniziative contro la ludopatia e, successivamente, uno spazio culturale di quartiere che ospitava concerti, spettacoli teatrali, conferenze e dibattiti sull’urbanistica, tema sempre caldo nella Capitale. Negli ultimi anni, si era anche registrato un certo allontanamento dell’occupazione dalle posizioni più estreme occupate dai movimenti per la casa e dalla sinistra radicale capitolina.

Senza esito il tavolo promosso dalla Regione in Prefettura – Da mesi la Regione Lazio aveva avviato una trattativa con la proprietà, attraverso la mediazione della Prefettura, per arrivare a un passaggio condiviso dell’immobile, che mirava a farne uno spazio condiviso con le istituzioni. Proprio nelle scorse settimane l’area esterna, dopo l’ennesimo sfratto di piante e alberi, era diventata, grazie agli attivisti, una sorta di aula aperta per gli studenti. “Una sveglia amara – sottolinea Marta Bonafoni, consigliera della Lista civica Zingaretti in Regione Lazio e leader di Pop – una sconfitta per la città. Viene sgomberato uno spazio culturale vivo e prezioso per il quartiere, senza il filtro delle istituzioni cittadine, con una trattativa diretta privato-questura”. E ancora: “La via d’uscita era difficile ma non impossibile: Oggi è arrivata la peggiore delle risposte possibili”.

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