Un bambino di tre anni è morto a Genova nel pomeriggio di lunedì, dopo aver avuto un malore. Lo riportano i media locali. Il piccolo, secondo quanto riferito dalla mamma, aveva avuto la febbre alta nei giorni scorsi: col passare delle ore si era sentito meglio ed era uscito insieme alla madre per accompagnare il fratello a scuola, a Sampierdarena. Nel tragitto, il bambino si è sentito male ed è stato trasportato al pronto soccorso dell’ospedale pediatrico Gaslini di Genova, ma non c’è stato niente da fare. Il pubblico ministero Paola Calleri ha aperto un fascicolo per omicidio colposo a carico di ignoti e verrà eseguito un esame medico per chiarire le cause del decesso. Il piccolo era in regola con i vaccini, e i medici escludono che possa essersi trattato di un attacco di meningite. Non si esclude, invece, che sia stata che una malformazione congenita ad aver aggravato le sue condizioni.
- 12:48 - Ia, Nicastro (Sviluppo Lavoro Italia): "Non spariranno posti lavoro ma diverse competenze"
Firenze, 17 mag. (Adnkronos/Labitalia) - "Ovviamente l'intelligenza artificiale è un impatto successivo importante che viene dopo l'innovazione e il cambiamento tecnologico che abbiamo già vissuto. Non credo spariranno posti di lavoro, piuttosto si cambieranno i posti di lavoro perché le competenze saranno diverse, le domande di lavoro, le necessità per il mondo produttivo saranno diverse e noi dobbiamo accompagnare questo cambiamento investendo sulle competenze delle persone per aggiornarle, per essere pronti a governare e ad essere al passo con questo cambiamento". Così Paola Nicastro, presidente di Sviluppo Lavoro Italia, intervistata da Adnkronos/Labitalia a margine del Festival del lavoro a Firenze.
"Non possiamo lasciare immaginare che comunque tutto il processo sia gestito dalla macchina. Dobbiamo sempre governare il processo anche dell'intelligenza artificiale per evitare poi anche delle distorsioni dell'utilizzo di questa modalità", ha sottolineato.
"Sviluppo lavoro Italia lavorerà al fianco del governo, del ministro del Lavoro in particolare e delle regioni che poi sono i principali attori per l'attuazione della formazione", ha continuato. Secondo Nicastro, è necessario "investire nel capitale umano cercando di intercettare però prima i fabbisogni delle imprese in modo da poter costruire e mettere a terra una formazione capace e adeguata". "Sviluppo Lavoro Italia lavorerà al fianco del governo, del ministro del Lavoro in particolare e delle regioni che poi sono i principali attori per l'attuazione della formazione", ha concluso.
- 12:39 - Chico Forti: Bonelli, 'bene rientro, ora anche Salis'
Roma, 18 mag. (Adnkronos) - “Bene Chico Forti che torna in Italia una lunga battaglia che dura da anni. Ricordo che l’autorizzazione al trasferimento si attendeva da tre anni, dopo l’intervento del governo Draghi conclusosi con quello Meloni. Ora facciamo eleggere Ilaria Salis e liberiamola". Così il co-portavoce di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli.
- 12:38 - Chico Forti: Meloni, 'fiera lavoro governo'
Roma, 18 mag. (Adnkronos) - "Chico Forti è tornato in Italia. Fiera del lavoro del Governo italiano. Ci tengo a ringraziare nuovamente la diplomazia italiana e le autorità degli Stati Uniti per la loro collaborazione". Così la premier Giorgia Meloni sui social.
- 12:36 - Ia, Consulenti lavoro: "Pmi pronte a investire, un terzo già impegnate in iniziative"
Firenze, 18 mag. (Adnkronos/Labitalia) - Piccole e medie imprese interessate a sfruttare le potenzialità dell’IA, nonostante non si conoscano ancor bene i perimetri e le ricadute applicative e sociali dei nuovi sistemi. È, in sintesi, l’orientamento delle pmi verso l’intelligenza artificiale, che emerge dall’indagine promossa in occasione del Festival del Lavoro dalla Fondazione studi consulenti del lavoro in collaborazione con Confapi su un campione di 488 imprese, appartenenti principalmente al settore manifatturiero e rappresentative di tutta Italia.
Circa l’11% delle imprese coinvolte ha già sviluppato sistemi di IA e quasi un terzo (29,7%) è attualmente impegnato in iniziative di diverso tipo, che vanno dalla realizzazione di progetti pilota (9,1%) alla partecipazione ad attività formative e informative in materia (13,9%). Ciò che ostacola una maggiore diffusione dell’IA tra le imprese è la scarsa conoscenza dei nuovi sistemi. Il 48,6% del campione ritiene, infatti, che sia questo il principale ostacolo. E con riguardo alla tipologia di applicazioni presenti nelle pmi emerge un approccio graduale: tra le più diffuse, quelle che consentono una più rapida ed efficace analisi dei dati (il 29,7% le ha introdotte o le sta introducendo) e, a seguire, i sistemi per l’automazione dei processi (17,4%) o di assistenza alla clientela tramite chatbot o applicazioni simili (15,5%). Importanti per le imprese le ricadute che l’introduzione dei sistemi di IA può avere sulla platea dei lavoratori, sia in termini di rischi che di opportunità.
Tra queste ultime spicca l’effettivo supporto che le nuove tecnologie possono offrire ai loro collaboratori in termine di riduzione dei carichi lavorativi (42,9%). A seguire, il 39,1% valuta le opportunità derivanti dalla sostituzione di attività ripetitive e di routine e circa un terzo intravede un complessivo miglioramento della qualità del lavoro (32,6%). Lo spiazzamento dei lavoratori più anziani e, in generale, meno digitalizzati è giudicato come il rischio principale (42,6%). In ogni caso, l’investimento nei nuovi sistemi IA non rappresenterà per le imprese intervistate un rischio per l’occupazione, anzi il contrario.
Il 45,5% prevede, infatti, che ci sarà un incremento dei livelli occupazionali. L’impatto sull’organizzazione e sulle competenze dei lavoratori sarà, tuttavia, rilevante. Il 35,7% ritiene la formazione in ambito digitale tra le azioni necessarie per favorire lo sviluppo dei sistemi di IA. A seguire, il 18,2% reputa che saranno determinanti gli interventi di reskilling e/o ricollocazione dei lavoratori o l’avvio di consulenze specialistiche con esperti per pianificare e gestire le innovazioni previste. Nella strategia che le pmi metteranno in campo nei prossimi anni la dimensione delle competenze sarà, dunque, cruciale.
“La formazione è in assoluto lo strumento che può accompagnare maggiormente lo sviluppo dell’IA nelle imprese e mitigare, al tempo stesso, i rischi che potrebbero derivarne”, ha affermato il presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei consulenti del lavoro, Rosario De Luca. “Le nuove tecnologie, se ben governate, possono contribuire a migliorare la competitività delle aziende”, ha concluso.
"Come Confapi riteniamo che l’intelligenza artificiale possa rappresentare un’enorme opportunità per tutto il nostro sistema produttivo industriale”, ha dichiarato Cristian Camisa, presidente Confapi. "Un’innovazione che sta rapidamente diffondendosi, dalle grandi alle piccole realtà, e che richiede uno sforzo incredibile da parte delle imprese non solo in termini di investimento economico e organizzativo, ma soprattutto di adeguamento e innovazione delle competenze”, ha concluso.
- 12:34 - Festival Lavoro, Roccella: "Certificate 1.800 imprese per la parità di genere"
Firenze, 18 mag. - (Adnkronos) - Per la certificazione di parità di genere "avevamo come obiettivo quello di certificare 800 imprese entro il 2026: siamo arrivati a 1.800 imprese già certificate, e il numero continua ad aumentare, quindi c'è molta sensibilità e molta attenzione nei confronti del tema". Lo ha detto Eugenia Roccella, ministro per la Famiglia, la Natalità e le Pari opportunità, in un videomessaggio inviato alla giornata conclusiva del Festival del Lavoro, organizzato a Firenze dal Consiglio nazionale dell'Ordine dei Consulenti del Lavoro.
"Adesso è scattata la seconda fase del progetto - ha aggiunto Roccella - quella della certificazione di piccole e medie imprese, accompagnate da un sostegno per raggiungere gli obiettivi, e quindi farsi certificare i requisiti richiesti dalla certificazione è stato proprio In questi giorni è stato chiuso il bando di 4 milioni, ma altri 4 sono a disposizione sempre attraverso il Pnrr, con Unioncamere adesso ci sarà la valutazione di queste domande, quindi verranno accompagnate alla certificazione anche queste imprese che hanno maggiori difficoltà".
In conclusione, ha sottolineato Roccella, "siamo molto soddisfatti, sia degli obiettivi raggiunti, sia della sensibilità che si è creata a tutti i livelli nel mondo economico", perché "bisogna costruire un ambiente amichevole nei confronti soprattutto della maternità e delle donne in generale, ma anche della genitorialità".
"Abbiamo ancora troppe donne che si dimettono, addirittura si dimettono dopo il primo figlio, e quindi abbiamo un evidente problema di conciliare lavoro e scelta genitoriale". Lo ha detto Eugenia Roccella, ministro per la Famiglia, la Natalità e le Pari opportunità, in un videomessaggio inviato al Festival del Lavoro, organizzato a Firenze dal Consiglio nazionale dell'Ordine dei Consulenti del Lavoro.
"Soprattutto, dobbiamo in tutti i modi combattere la penalità per la maternità - ha aggiunto Roccella -, il fatto che proprio le donne se diventano madri cominciano a perdere progressione di carriera, perdere rapporto anche con l'azienda: e questo poi si riflette non solo nel gap salariale, ma anche nel gap pensionistico".
Il ministro Roccella ha citato il progetto del 'Patto per le imprese responsabili in favore della maternità', lanciato nell'autunno scorso, che prevede un accompagnamento al rientro al lavoro dopo la maternità, un welfare focalizzato sui bisogni di salute, una valutazione degli obiettivi e non solo della presenza sul lavoro. "Quello che stiamo facendo - ha spiegato Roccella - è raccogliere proprio le buone pratiche che ci vengono proposte dalle aziende che hanno aderito: vedremo poi in seguito come sviluppare questo progetto, come premiare le migliori pratiche, come diffonderle, e come dare a queste aziende anche un futuro obiettivo da raggiungere".
- 12:23 - Vercelli: Gelmini, 'troppe aggressioni da pitbull, obbligo patentino nazionale'
Roma, 18 mag. (Adnkronos) - “Il piccolo Michele, di soli 5 mesi, è l’ultima vittima delle aggressioni causate da pitbull o cani di razze considerate più aggressive. Solo nelle ultime settimane si registrano diverse tragedie di questo tipo. Credo che la proposta di rendere obbligatorio il conseguimento di un patentino per cani di razze “a rischio” sia ragionevole. Spesso chi è proprietario di un cane non sempre sa riconoscere i segnali di stress o di paura dell’animale e un patentino che certifichi, dopo un apposito corso di formazione, la capacità di saper accudire e gestire cani come questi può salvare delle vite. Serve un impegno congiunto tra istituzioni, associazioni animaliste e singoli cittadini per prendersi cura di un cane in modo responsabile e sicuro, per sé e per gli altri”. Così Mariastella Gelmini, senatrice e portavoce di Azione.
- 12:23 - Festival Lavoro, De Luca: "GenL per legalità ed etica tra studenti, rispetto norme fondamentale"
Firenze, 18 mag. (Adnkronos/Labitalia) - "Grazie a tutti e al ministro Bernini per testimoniare con la sua presenza l'impegno che portiamo avanti con i nostri giovani di categoria nella diffusione della legalità e dell'etica nelle scuole e nelle università. Con questo progetto andiamo a spiegare che il lavoro deve essere regolare, etico, dicendo no a violazioni e allo sfruttamento, con il rispetto totale di tutto quello che la norma prevede. Abbiamo sviluppato questo gioco che è partito in modo cartaceo e oggi è appunto un videogioco, contattando 700mila studenti. I due vincitori di oggi verranno anche con noi a Bruxelles in visita alle istituzioni europee, che sono fondamentali. Senza regole e senza limiti c'è anarchia e l'anarchia non fa bene a nessuno". Così Rosario De Luca, presidente del Consiglio nazionale dell'Ordine dei consulenti del lavoro, alla premiazione, al Festival del lavoro, dei vincitori del progetto 'GenL', attraverso il quale i professionisti portano la cultura della legalità nelle scuole e nelle università su e giù per l'Italia.
"Credo che la cultura della sicurezza -ha sottolineato- deve essere diffusa e ognuno deve fare la sua parte. Tutti noi abbiamo la responsabilità su questo: non solo i consulenti del lavoro, non solo il governo ma anche le parti sociali. Bisogna parlare di meno e fare di più: noi facciamo la nostra parte, andiamo nelle scuole e spieghiamo cosa è la sicurezza del lavoro, quali sono le regole e come agire sulla prevenzione".