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Guerra in Ucraina

Gli USA per la prima volta forniranno all’Ucraina missili a lungo raggio

Gli Stati Uniti dovrebbero inviare all’Ucraina la Ground Launched Small Diameter Bomb (GLSDB), missile con una portata di 150 chilometri che dovrebbe consentire di colpire le retrovie russe.
A cura di Davide Falcioni
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Gli Stati Uniti stanno preparando un pacchetto di aiuti militari all'Ucraina da più di 2 miliardi di dollari che dovrebbe includere per la prima volta razzi a lungo raggio, oltre ad altre munizioni e armi: lo riportano alcuni media citando l'agenzia stampa Reuters. Gli aiuti militari, secondo due dirigenti americani, dovrebbero essere annunciati già questa settimana. Si prevede inoltre che includeranno attrezzature di supporto per i sistemi di difesa aerea Patriot, munizioni di precisione guidate a distanza e armi anticarro Javelin.

Secondo l'indiscrezione della Reuters una parte consistente del pacchetto di aiuti, pari a circa 1,7 miliardi di dollari, proverrà da un fondo noto come Ukraine Security Assistance Initiative (USAI), che permette all'amministrazione del presidente Joe Biden di ottenere armamenti direttamente dai produttori industriali piuttosto che dalle scorte di magazzino statunitensi .

I fondi dell'USAI sarebbero destinati all'acquisto di una nuova arma, la Ground Launched Small Diameter Bomb (GLSDB) prodotta da Boeing Co, missile con una portata di 94 miglia (150 chilometri). Gli Stati Uniti hanno invece respinto le richieste dell'Ucraina per il razzo ATACMS con una portata di 185 miglia (297 chilometri).

La dotazione di GLSDB potrebbe consentire all'Ucraina di colpire obiettivi che finora erano fuori dalla sua portata, in particolar modo le linee di rifornimento delle retrovie.

Biden: "No all'invio di caccia F-16 all'Ucraina"

Gli Stati Uniti hanno invece confermato che non forniranno i caccia F-16 che l'Ucraina ha richiesto. Lo ha confermato il presidente Joe Biden rispondendo in modo netto "no" a una domanda in merito, posta dai giornalisti alla Casa Bianca. Il commento di Biden arriva all'indomani della presi di posizione del cancelliere tedesco Olaf Scholz, che ha escluso l'invio di aerei da combattimento a Kiev.  Il presidente francese Emmanuel Macron ha invece affermato che "nulla è escluso" quando si tratta di fornire sostegno all'Ucraina.

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