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Cos’è l’accordo AUKUS, il piano per dare all’Australia i sottomarini nucleari per fermare la Cina

Cos’è e cosa prevede l’accordo AUKUS, acronimo di Australia, United Kingdom e United States, con il quale i tre Paesi hanno stretto una alleanza militare con l’obiettivo di contenere l’espansione della Cina nell’area del Pacifico attraverso una flotta di sommergibili nucleari. Ira di Pechino e Mosca.
A cura di Ida Artiaco
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Immagine di repertorio (Getty).
Immagine di repertorio (Getty).

L'Australia presto avrà una flotta di sottomarini nucleari. È quanto hanno annunciato il presidente Usa Joe Biden e i primi ministri di Regno Unito e Australia, Rishi Sunak e Anthony Albanese, nel corso di una conferenza stampa tenutasi nelle scorse ore a San Diego, in California.

I tre Paesi hanno infatti firmato un accordo un anno e mezzo fa che prevede la formazione di un’alleanza militare, con l’obiettivo implicito, ma piuttosto evidente, di contenere l’espansione della Cina nell’area del Pacifico. Alla firma dell'intesa, il 15 settembre 2021, si verificò un piccolo scontro diplomatico con la Francia, perché in questo modo l'Australia stracciò di fatto un precedente accordo, sempre per la fornitura di sottomarini, con Parigi.

Il nuovo accordo prende il nome di AUKUS, acronimo di Australia, United Kingdom e United States e ieri ne è stato presentato il punto centrale.

Cosa è e cosa prevede l'accordo AUKUS

Si tratta di un progetto in tre fasi che doterà l’Australia di sottomarini nucleari, grazie alla condivisione di tecnologia militare da parte dei tre paesi. Nella prima fase Washington collocherà quattro sottomarini nucleari nella base navale di Perth, in Australia (dal 2027), nella seconda fase venderà fra 3 e 5 sottomarini all’Australia (dal 2032) e nella terza Australia e Regno Unito completeranno la costruzione di una nuova flotta, grazie alla condivisione delle tecnologie dei tre paesi (dal 2040).

"Siamo in un momento chiave della storia in cui il duro lavoro per rafforzare la deterrenza e promuovere la stabilità avrà effetti sulle prospettive di pace dei prossimi decenni", ha detto Joe Biden, aggiungendo che "stiamo mostrando ancora una volta come le democrazie possono garantire la propria sicurezza e prosperità, non solo per noi ma per il mondo intero".

Cosa sono i sottomarini nucleari

I sottomarini nucleari si basano su una tecnologia molto sofisticata e sono attualmente posseduti soltanto da sei paesi al mondo (Stati Uniti, Russia, Francia, Regno Unito, Cina e India). Utilizzano un motore alimentato da un reattore nucleare, che li rende molto più potenti dei sottomarini alimentati con carburanti convenzionali.

Ma in questo caso, ha precisato Biden, saranno a propulsione nucleare ma "non armati con testate nucleari". Gli Stati Uniti finora hanno condiviso i sottomarini solo con il Regno Unito, ed è successo 65 anni fa.

Le reazioni di Cina e Russia

La notizia non è stata accolta con favore, come prevedibile, da Cina e Russia. Secondo il portavoce del ministero degli Esteri di Pechino, Wang Wenbin, la decisione dei tre Paesi indica il fatto che "hanno deciso di camminare su una strada di errore e pericolo. L'ultima dichiarazione congiunta di Stati Uniti, Regno Unito e Australia dimostra che i tre Paesi, per il bene dei propri interessi geopolitici, ignorano completamente i timori della comunità internazionale e stanno camminando sempre più lungo la strada dell'errore e del pericolo", ha spiegato il portavoce.

"Il programma dei sottomarini AUKUS rientra nella mentalità tipica della Guerra Fredda, che non farà altro che alimentare una corsa agli armamenti, sabotare il sistema internazionale di non proliferazione nucleare e danneggiare stabilità e pace nella regione", ha concluso Wenbin.

Per il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, il piano degli Usa per vendere all'Australia cinque sottomarini nucleari "solleva molte domande legate alla non proliferazione", occorre "trasparenza" ed è necessario "rispondere a tali domande".

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