Coleen Rooney ha vinto la causa sul caso 'Wagatha Christie': condannata Rebekah Vardy

Si è concluso il caso giudiziale che ha visto contrapposte le due consorti dei campioni del calcio britannico
Coleen Rooney ha vinto la causa sul caso 'Wagatha Christie': condannata Rebekah Vardy
2 min

Coleen Rooney ha vinto la  cosiddetta "guerra delle Wags" (acronimo riservato a consorti e fidanzate di calciatori celebri) contro Rebekah Vardy: le due ex amiche si sono trovate l'una difronte all'altra in tribunale ed in favor di telecamere, catalizzando nelle settimane scorse la curiosità glamour-morbosa di tv e tabloid britannici.

Il processo

Il processo si è concluso infatti con una sentenza favorevole alla moglie di Wayne Rooney, goleador di tutti i tempi dei Tre Leoni. La stessa è stata definita dalla stampa inglese come "Wagatha Christie" per aver organizzato una trappola allo scopo di scoprire la gola profonda di una serie di pettegolezzi mediaticiche la riguardavano. Dopo tante indagini è arrivata alla conclusione che a spifferare gli affari di casa sua fosse stata appunto l'ex amica Rebekah Miranda, moglie a sua volta di Jamie Vardy, attaccante del Leicester. Nella sentenza, la giudice Steyn ha stabilito che la "probabile" fonte del gossip sulla famiglia Rooney fosse Caroline Watt, agente della Vardy, secondo quanto riferisce il Sun.

La reazione di Coleen Rooney

Coleen ha avuto per tutta la durata del processo il supporto del marito. Lady Rooney ha annunciato di essere compiaciuta per il verdetto, aggiungendo che mrs Vardy e il suo entourage non avrebbero "mai dovuto" avviare l'azione legale contro di lei. Di segno contrario la reazione di Reberkah, il suo legale si è dichiarato deluso a nome della propria assistita. Non escludendo i supplementari di un contenzioso segnato da recriminazioni aspre, dopo la querela: fra reciproche accuse di protagonismo mediatico, sullo sfondo di sfilate in tribunale in cui entrambe le protagoniste hanno esibito abiti di lusso e occhiali da sole griffati sotto gli obiettivi di frotte di paparazzi. 


© RIPRODUZIONE RISERVATA