Pene amputato per un tumore che non c'era: paziente chiede risarcimento

È successo ad Arezzo: l'urologo che ha operato rischia di finire a processo
Pene amputato per un tumore che non c'era: paziente chiede risarcimento
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Un uomo è stato sottoposto ad un intervento chirurgico di amputazione del pene per un sospetto tumore che, però, non c'era. È quanto accaduto ad Arezzo: per questo motivo l'urologo che ha operato rischia ora di finire a processo, mentre il paziente si ritiene vittima di un gravissimo danno e pertanto chiede un risarcimento di 400mila euro. Il delicato caso sanitario è oggetto di un fascicolo giudiziario che il 9 marzo arriva nell'aula del giudice del Tribunale di Arezzo, Claudio Lara, per l'udienza preliminare.

Paziente chiede risarcimento dopo il pene amputato

A rischiare il processo è un medico 35enne che nel 2018 ha eseguito presso l'ospedale San Donato di Arezzo l'operazione chirurgicasu un uomo, classe 1954, che era stato precedentemente visitato in ottobre. Stando a quanto ricostruito dai legali del paziente, si sospettava una patologia tumorale al pene, poi smentita dagli esami istologici "tardivi" sui tessuti prelevati.

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