Si gioca la finalissima di Supercoppa Italiana. Da una parte i campioni d’Italia, allenati da Walter Mazzarri, vittoriosi 3-0 contro la Fiorentina in semifinale (18 gennaio); dall’altra i nerazzurri, che hanno conquistato la Coppa Italia, bravi a imporsi contro la Lazio — sempre per 3-0 — (19 gennaio). Ora si sfidano.

Dove vedere la partita Napoli-Inter

È in programma oggi, lunedì 22 gennaio, tra Napoli e Inter. La gara di Riad si vedrà alle 20 su Canale 5 e in streaming su Mediaset Infinity (qui gli altri programmi in prima serata).

Il record da tentare di Simone Inzaghi

Con l’Inter che punta al terzo successo di fila (riuscito solo al Milan di Fabio Capello). Se così fosse, sarebbe il quinto da allenatore di Inzaghi e sarebbe un record assoluto: «È una finale e tante volte è decisa da episodi. Dobbiamo fare tanta attenzione, in più è una finale da organizzare in due giorni e mezzo, in meno di 72 ore. Presenta delle insidie, però la squadra deve continuare a lavorare come ha fatto in questo periodo».

«Ci tengo, più per l'Inter che per Simone Inzaghi»

E sulla possibilità di primato personale, sorride: «Il mio record? Ci tengo, ma più per l’Inter che per Simone Inzaghi. Il Napoli? Abbiamo visto che ha cambiato sistema, era una squadra di grandissimo possesso e con la Fiorentina ne ha avuto meno. Però, la Fiorentina in Italia è una di quelle squadre che ha il possesso di palla più alto: ci può stare. Che cavallo è l’Inter? Non mi intendo di ippica, mi intendo di Inter, di calcio: io quello che facevo da bambino era solo giocare a pallone», ha detto Inzaghi.

Mazzarri: «Pari e rigori? No, siamo i campioni d'Italia»

Così, invece, Walter Mazzarri: «Il Napoli con la vittoria dello scudetto è già conosciuto in tutto il mondo. Già quando ero qui anni fa siamo andati in Champions e da quel momento la squadra è sempre stata nelle coppe, quindi è una realtà tangibile a livello mondiale. È chiaro che in 23 anni di carriera mi è capitato due volte di poter vincere un trofeo del genere, spero di riuscirci questa volta. Se ci riesco bene, altrimenti sono contento lo stesso perché non tutti hanno questa opportunità. Se firmo per il pari e poi i rigori? No, non firmo mai per un pareggio. Non dimentichiamoci che alleno la squadra campione d’Italia».

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