Florenzi, caso scommesse: indagato dalla procura di Torino

di Massimiliano Nerozzi

Anche l’esterno del Milan Alessandro Florenzi è stato iscritto sul registro degli indagati dalla procura di Torino, che allarga così l’inchiesta sulle scommesse

Florenzi, caso scommesse: indagato dalla procura di Torino

Continua ad allargarsi l’inchiesta della Procura di Torino che, partita da ambienti di malavita, su un terreno che spesso accomuna l’usura e l’estorsione, ha scoperchiato un giro di scommesse su piattaforme illegali: l’ultimo nome sul registro degli indagati sarebbe quello del calciatore del Milan Alessandro Florenzi. Gli investigatori gli contesterebbero la stessa accusa mossa agli altri calciatori finiti nell’indagine, Fagioli, Tonali, Zaniolo: ovvero, l’esercizio abusivo di attività di gioco o di scommessa. Uscita a tarda sera da ambienti della giustizia sportiva, la notizia non ha avuto conferme da fonti investigative: «Noi non abbiamo comunicato nulla e allo stato non abbiamo nulla di nuovo da comunicare».

Resta l’impressione che il giro di scommesse clandestine sia ampio e possa coinvolgere altri giocatori, dalla A alle serie minori, in una ragnatela di contatti (e scommesse) che sta emergendo dall’inchiesta della Squadra mobile di Torino, coordinata dal pubblico ministero Manuela Pedrotta.

Un mondo che sembra davvero trasversale, tra i vari campionati. Morale: pare che puntare fosse (o è) un vizio non comune ma abbastanza diffuso; se poi si tratta anche di reato lo accerteranno le indagini. Di certo scommettevano (anche) sul pallone Fagioli e Tonali (già colpiti dalla giustizia sportiva) cui gli investigatori sono arrivati nella primavera scorsa, e non per tracce digitali e informatiche, ma seguendo le piattaforme illegali. Il centrocampista della Juve, infatti, sarebbe finito dentro l’indagine, quasi all’improvviso, mentre i poliziotti della Mobile avevano puntato gli occhi su un personaggio sospettato di avere contatti con la criminalità e, forse, tra quelli che tenevano le fila delle piattaforme e, va da sé, pure dei crediti da recuperare. Agli atti ci sarebbe pure un incontro in un bar sotto la Mole, mentre nel dialogo tra due procuratori sportivi, nell’aprile scorso, si parlerebbe di un «brutto giro di Piacenza», la terra natale di Fagioli.

Tra le prime ipotesi c’era stata quella di prestiti ed estorsioni, ma poi emerse l’aspetto delle scommesse, su siti illegali. Quando poi Fagioli è stato interrogato, e ha consegnato il cellulare, da lì messaggi, chat e contatti, hanno spalancato un mondo sui vizi del pallone. Così saltarono fuori i nomi degli altri calciatori, a partire da Tonali e Zaniolo, ai quali fu notificato l’avviso di garanzia a Coverciano, durante il ritiro azzurro.

Dall’esame poi delle chat trovate nei dati dei telefonini sequestrati, si sarebbe dunque arrivati anche a Florenzi. Che, una volta emerso negli atti dell’indagine della Squadra mobile, sarebbe stato comunicato anche alla Procura della Federcalcio, come fu per Fagioli (che si autodenunciò, una volta interrogato dalla polizia) e Tonali. Non Zaniolo che, a differenza degli altri, non avrebbe puntato su partite di pallone, ma solo su blackjack e poker. Su cosa avrebbe puntato Florenzi, nel caso, lo stabiliranno i prossimi accertamenti. Con il Milan l’esterno romano ha giocato 13 partite in questa stagione, il club rossonero non commenta.

15 novembre 2023 (modifica il 16 novembre 2023 | 09:39)