Luigi Minchillo è morto, addio a 68 anni all’ex grande pugile azzurro

di Redazione Sport

Stroncato da un’infarto a Pesaro. Fu campione europeo dei superwelter, sfiorò in due occasioni il titolo mondiale battuto da due «mostri sacri» come Hearns e McCallum

Luigi Minchillo è morto, addio a 68 anni all’ex grande pugile azzurro

Tra gli anni ‘70 e gli anni ‘80 incontrò tutti i pugili più forti della sua categoria, in qualche occasione anche con il titolo mondiale in palio. Si è spento a 68 anni a Pesaro a causa di un infarto Luigi Minchillo pugile che fu campione d’Europa nei superwelter nel 1981. Lascia la moglie Cristina e i suoi tre figli Stefania, Paolo e Sabina.

Minchillo cominciò la sua carriera nei pesi leggeri per poi spaziare nei welter e nei superwelter e perfino nei pesi medi. Da dilettante vinse il titolo italiano nel 1975 nella categoria dei welter per poi imporsi nella stesso anno nei Giochi del Mediterraneo stavolta nei pesi medi. Senza saperlo all’epoca, l’incontro più importante della sua vita lo disputò nel 1973 a Roccamonfina nell’ambito di una sfida Italia-Usa a livello dilettanti contro un certo Ray «Sugar» Leonard, l’unico in tutta la sua carriera che lo mandò al tappeto (e per di più al primo round). Partecipò nel 1976 alle Olimpiadi di Montreal dove avrebbe avuto possibilità di podio nei superwelter, ma fu dirottato nei welter e dovette cedere al terzo turno al tedesco Reinhard Skricek. Nel 1977 passò professionista e cominciò una cavalcata trionfale che lo porto al titolo italiano prima (1979) e a quello europeo dopo (1981) sempre nei superwelter. Categoria che in quegli anni però abbondava di campioni che faranno la storia della boxe. Da Wilfred Benitez a Roberto Duran detto «mano di pietra» che con Minchillo diede vita ad un grandissimo match al Caesar Palace di Las Vegas che Minchillo perse soltanto ai punti. Fu l’occasione per farsi conoscere e poter incontrare il «cobra» Thomas Hearns, altro fuoriclasse del ring, titolo mondiale Wbc dei superwelter in palio. match indimenticabile con Hearns colpito duro inizialmente dall’italiano che comincia praticamente a massacrarlo, ma con Minchillo capace di resistere sino a perdere solo ai punti. Quell’incontro pone però la prima pietra della sua leggenda di guerriero indomabile.

Fu infatti grazie a quella prova che potè disputare a Milano il suo secondo e ultimo incontro valido per il titolo mondiale (stavolta Wba) questa volta contro un altro campionissimo della boxe come il giamaicano Mike McCallum che aveva conquistato il titolo mondiale dopo che Duran lo aveva lasciato vacante. Anche stavolta Minchillo deve cedere alla superiorità tecnica dell’avversario per kot alla tredicesima ripresa. Disputa il suo ultimo incontro da professionista a Rimini il 29 gennaio del 1988 contro il francese Jacquot, titolo europeo in palio. Sconfitto alla quarta ripresa decide di lasciare la boxe con un record da professionista di 60 incontri disputati di cui 55 vinti e 5 persi. Il resto della sua vita lo passerà a Pesaro dove aveva fondato la palestra «Minchillo boxe».

25 settembre 2023 (modifica il 25 settembre 2023 | 17:08)