Benzema, le accuse del ministro degli Interni francese: «Ha legami con i terroristi»

di Stefano Montefiori, corrispondente da Parigi

Gérald Darmanin attacca l'attaccante francese in un'intervista a CNews: «Vicino ai fratelli musulmani». I casi di Fekir e Atal in Francia, ma anche di Ozil ed El Ghazi in Germania

Benzema, le accuse del ministro degli Interni francese: «Ha legami con i terroristi»

Il campione francese Karim Benzema, Pallone d’Oro 2022, ex gloria del Real Madrid da questa stagione in forza alla squadra saudita Al Ittihad, è al centro delle polemiche per il suo silenzio sugli atti terroristici di Hamas e la sua presa di posizione su X invece in favore di Gaza. «Come è noto, Benzema ha legami con i Fratelli musulmani», lo accusa il ministro dell’Interno, Gérald Darmanin, riferendosi al movimento nato in Egitto che ha ramificazioni in Europa e che ispira Hamas a Gaza.

Darmanin era ospite in una trasmissione del canale CNews, e il conduttore gli ha chiesto un commento sul sostegno di Benzema agli abitanti della Striscia di Gaza. Il ministro ha sottolineato che Karim Benzema nel suo messaggio su Instagram avrebbe potuto anche condannare gli attacchi terroristici di Hamas. Poi, verso la fine del programma, Gérald Darmanin ha citato di nuovo Benzema quando gli è stato chiesto di parlare di una questione più ampia, ovvero le azioni del governo contro il terrorismo.

«Come tutti sappiamo, il signor Benzema ha noti legami con i Fratelli musulmani... Stiamo attaccando i Fratelli Musulmani come un’idra perché, come ha detto Gilles Kepel, creano un jihadismo d’atmosfera».

I Fratelli Musulmani sono considerati un’organizzazione terroristica da diversi Paesi, tra cui l’Arabia Saudita, dove Karim Benzema vive oggi.

Il calciatore israeliano David Aouate, che ha giocato in Spagna con il Mallorca e il Deportivo La Coruña, non ha gradito affatto i commenti di Karim Benzema su X (ex Twitter) di domenica, quando ha dichiarato pubblicamente il suo sostegno agli «abitanti di Gaza, vittime di bombardamenti ingiusti». L’israeliano ha insultato violentemente l’ex attaccante della Francia in cinque lingue diverse, sempre su X: «Sei un gran figlio di p…».

Anche Nabil Fekir (oggi al Betis Siviglia), campione del mondo 2018 con la nazionale francese, ha espresso il suo «incrollabile sostegno al popolo della Palestina» e ha chiesto il ripristino della pace e della giustizia, affermando che la popolazione palestinese è stata soggetta ad «apartheid per troppo tempo».

Il giocatore algerino dell’OGC Nice Youcef Atal ha postato su Instagram una foto in cui indossa una sciarpa con la scritta «Palestine will be free», «La Palestina sarà libera». Ma è stato il post successivo, pochi istanti dopo, a provocare le polemiche: il giocatore ha riproposto, sempre su Instagram, un video dello sceicco palestinese Mahmoud al-Hasanat, che invitava Dio a inviare «un giorno nero sugli ebrei». Il Conseil Représentatif des Institutions Juives de France (CRIF) ha presentato una denuncia contro di lui per «incitamento all’odio e alla violenza contro un gruppo di persone a causa della loro religione», e lo stesso giocatore è oggetto di un’indagine preliminare per «apologia del terrorismo». Il club della Costa Azzurra ha deciso di intervenire, sospendendolo. «Il Nizza - si legge sul sito del club - comprende che il giocatore ha riconosciuto il suo errore ritirando rapidamente la condivisione della pubblicazione e presentando le sue scuse scritte e pubbliche. Tuttavia, considerata la natura della pubblicazione condivisa e la sua gravità, il club ha deciso di adottare immediatamente le prime sanzioni disciplinari nei confronti del giocatore, prima di quelle che potrebbero essere decise dalle autorità sportive e giudiziarie. Il club ha quindi deciso di sospendere Atal fino a nuovo avviso».

Mentre scoppiano le polemiche per le frasi di Benzema e le accuse del ministro Darmanin, l’ex gloria francese del Manchester United, Eric Cantona, torna a fare parlare di sé con un messaggio su Instagram a favore dei palestinesi: «Difendere i diritti umani dei palestinesi non significa essere a favore di Hamas. Palestina libera non significa essere antisemiti o volere la scomparsa di tutti gli ebrei. Significa fermare l’apartheid imposto dal governo israeliano».

Polemiche anche in Germania, dove il calciatore olandese del Mainz, Anwar El Ghazi, è stato sospeso dalla squadra per avere sostenuto la Palestina includendo uno slogan in inglese «Dal fiume al mare la Palestina sarà libera» che significa l’annientamento completo dello Stato di Israele auspicato dall’Iran e dagli antisemiti.

Anche l’ex campione della nazionale tedesca Mesut Özil, di origini turche, in passato già al centro delle polemiche per la sua vicinanza con il presidente Erdogan, ha taciuto sui massacri di Hamas per poi prendere posizione su Instagram con l’hashtag #FreePalestin e e il messaggio «Prego per l'umanità. Prego per la pace. Persone innocenti e soprattutto bambini innocenti stanno perdendo la vita in guerra — da entrambe le parti —. È così straziante e triste. Per favore, fermate la guerra».

In Francia, crescono le critiche ai calciatori, ma anche agli attori e altre celebrità, di solito pronti a firmare appelli per le cause più disparate, che sono rimasti in silenzio di fronte alle atrocità di Hamas nei kibbutz e al festival di musica.

18 ottobre 2023 (modifica il 18 ottobre 2023 | 15:49)