La grande opera

Ponte sullo Stretto, chieste 239 «integrazioni» al progetto dal ministero dell’Ambiente

di Redazione Economia

Il ministero dell'Ambiente e della sicurezza energetica guidato da Gilberto Pichetto Fratin ha richiesto 239 integrazioni di documenti alla Società Stretto di Messina S.p.A, nell'ambito della valutazione del progetto del Ponte sullo Stretto. Per la Valutazione di impatto ambientale (Via) della grande opera, che il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini considera tra le fondamentali per rinnovare il Paese,  sono state richieste 155 integrazioni. Altre 66 integrazioni sono state richieste per la Valutazione di incidenza (Vinca), che verifica le conseguenze di un'opera sui siti Natura 2000, i siti protetti di interesse Ue. Per il Piano di utilizzo terre (Put) sono state richieste 16 integrazioni, per la Verifica di ottemperanza (Vo) sono infine due le richieste di integrazioni e di documenti supplementari.

Ponte Stretto: Pichetto, richiesta integrazione è normale

«La richiesta di integrazione a un progetto di un'opera è normale nella prima parte della procedura di Valutazione di impatto ambientale (Via)», ha comunque dichiarato il ministro dell'Ambiente e della sicurezza energetica Pichetto Fratin sulle osservazioni avanzate dalla Commissione tecnica Via al progetto del Ponte sullo Stretto di Messina. «Nella definizione del testo della richiesta di integrazione - dice Pichetto - che è atto tipico della prima parte di ogni procedimento di valutazione di impatto ambientale, si è tenuto conto, come di consueto, anche di elementi tratti dai contributi dell'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) e di soggetti non pubblici aventi diritto, per legge, ad esprimersi».

L’iter burocratico avviato nel 2011

Nel comunicato ufficiale si legge anche che il parere della Commissione Via-Vas del ministero dell'Ambiente e della sicurezza energetica, arrivato «nella giornata di lunedì 15 aprile, entro il termine stabilito dalla legge»  ha trasmesso alla società Ponte sullo Stretto di Messina spa la richiesta di integrazioni sulla istanza presentata da quest'ultima lo scorso 26 febbraio». Con questa istanza - aggiunge il ministro - «si è dato avvio, ai fini del relativo aggiornamento e completamento, alla procedura di valutazione di impatto ambientale relativa all'opera». Il procedimento era stato avviato addirittura nel 2011 e proseguito con una nota che la presidenza del Consiglio dei ministri ha trasmesso alla Commissione Ue l'8 novembre 2023.

I commenti delle associazioni: «Progetto demolito dal ministero» 

Associazioni e opposizioni hanno rimarcato che lo “stop” imposto dal Ministero dell'Ambiente mette in dubbio la realizzazione dell’opera: l’intervento della Commissione, ha affermato Marco Simian, capogruppo Pd in Commissione Ambiente della Camera, “sconfessa clamorosamente Matteo Salvini bloccando di fatto il progetto del Ponte sullo Stretto i cui lavori, secondo il governo Meloni, sarebbero dovuti partire entro l'anno. Oltre 12 miliardi di euro già stanziati”.
Per il deputato di AVS Angelo Bonelli, “la commissione tecnica VIA del ministero dell'Ambiente ha demolito il progetto definitivo sul ponte sullo stretto di Messina chiedendo 221 richieste di integrazioni. Dopo il comitato scientifico della società ponte sullo stretto, che aveva fatto 68 osservazioni contestando l'assenza di studi sismici e di prove del vento, arrivano le richieste di integrazione della commissione tecnica. Una domanda al ministro Salvini e all'AD della società stretto di Messina Ciucci: ma esiste un progetto definitivo? O quello che avete presentato è quello di 15 anni fa che era stato bocciato nel 2012 dal ministero dell'ambiente?”.
Peraltro, il Codacons, chiede l’intervento della Corte di Conti: «La Commissione Tecnica di Verifica dell'Impatto Ambientale del Ministero dell'Ambiente ha evidenziato come il progetto non sia affatto definitivo e ha richiesto un lungo elenco di documenti che toccano i più disparati aspetti, da quello ambientale al tema della sicurezza, nonché un'analisi più approfondita dei costi e dei benefici dell'opera», spiega il Codacons. a tutte le criticità del progetto relativo al Ponte dello Stretto.

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