La madre della ragazza che accusa Ciro Grillo: «Da quel momento è diventata un corpo che cammina»

di Giusi Fasano

Davanti ai giudici i genitori e gli amici della ragazza che ha denunciato la violenza sessuale che sarebbe stata compiuta nella notte del 16 luglio 2019 nella villa di Beppe Grillo in Costa Smeralda. La mamma: «Mi disse: "Mamma sono stufa di sentire il mio respiro". La sera non riesce più a dormire con le luci spente»

La madre della ragazza che  accusa Ciro Grillo: «Da quel momento è diventata un corpo che cammina»

(Ansa)

«Pensa che scandalo che salterebbe fuori se quello che ho capito da Silvia fosse vero...».

Era luglio del 2019 e Alex, amico ed ex compagno di scuola di Silvia, commentava così (con amici) il racconto incompleto che lei gli aveva fatto a proposito dei fatti di casa Grillo. Lo scandalo è arrivato. Mesi dopo. Quando si è saputo che la ragazza li aveva denunciati e la procura di Tempio Pausania stava indagato per violenza sessuale di gruppo su quattro ragazzi genovesi: Ciro Grillo, il figlio di Beppe, fondatore e garante del Movimento Cinque Stelle, e i suoi compagni di vacanza dell’estate 2019, cioè Francesco Corsiglia, Vittorio Lauria ed Edoardo Capitta.

Alex oggi doveva essere uno dei testimoni chiamati a ripetere davanti al tribunale di Tempio quel che disse a verbale ad agosto di quattro anni fa, compresa quell’intuizione sul possibile scandalo per il coinvolgimento del figlio di Beppe Grillo. Ma la sua deposizione è stata rimandata. Lo stesso è accaduto per Adelaide, un’altra testimone.

Ha testimoniato invece la madre della vittima e si è trattato di un racconto drammatico. «Dopo i fatti mia figlia era una persona diversa - ha riferito - Un corpo che camminava. Da quella sera è iniziato un periodo di tragedia. Mia figlia mi ha detto: “mamma sono stufa di sentire il mio respiro”». La donna ha spiegato della profonda crisi psicologica della ragazza che adesso vive fuori dall’Italia e che «non è più la stessa. La sera - ha detto - non riesce più a dormire con le luci spente». La ragazza, dopo quell’esperienza, soffrirebbe anche di disturbi alimentari.

Silvia aveva raccontato ai carabinieri di essere stava violentata prima da uno dei ragazzi, Francesco Corsiglia, e poi da tutti assieme nella casa dove i quattro amici stavano passando la vacanza, in Costa Smeralda. Li aveva conosciuti la sera del 16 luglio in discoteca, al Billionaire, dov’era arrivata assieme ad Alex e Roberta, l’amica con la quale lei era in ferie. Lasciata la discoteca che era quasi l’alba Silvia e Roberta si erano lasciate convincere a passare ancora qualche ora in compagnia dei ragazzi, a casa loro. Ma Roberta si è addormentata sul divano appena arrivata e da quel punto in poi il racconto di quest’inchiesta è soltanto di Silvia.

«Lei era consenziente» è sempre stata la difesa dei ragazzi che sui loro telefonini avevano brevissimi filmati e fotografie diventati fonti di prova. Tra l’altro: sono accusati di violenza sessuale anche nei confronti di Roberta , perché mentre lei dormiva loro hanno scattato fotografie a sfondo sessuale accanto a lei.



Davanti ai carabinieri, invece, Alex descriveva Silvia «sconvolta» davanti alle sue domande su come fosse andata con i ragazzi conosciuti al Billionaire. «C’era qualcosa che non voleva raccontare...Le ho chiesto se potevo fare qualcosa. Vuoi che vada a menarli? le ho detto. Ma lei mi ha detto che non era necessario e ha cercato di sminuire l’episodio, era evidente che si vergognava...». La sera dopo quel racconto Alex incontra Ciro Grillo per caso. gli chiede: ma poi l’altra sera com’è andata con la mia amica? E lui risponde: «l’abbiamo trattata come dei veri gentleman». Ad Adelaide Silvia raccontò di aver «avuto come un blackout», a un certo punto. E, soprattutto, la testimone dovrà parlare dei lividi di Silvia di cui riferì a verbale e che vide in alcune fotografie che la stessa Silvia le aveva mandato poche ore dopo i fatti. «Ricordo alcune foto in reggiseno davanti a uno specchio in cui si vedevano chiaramente alcuni lividi... ricordo che mi scrisse di avvertire ancora dolori... Ma non ho né il messaggio né le foto perché Snapchat li cancella subito dopo averli visti». La madre della ragazza dovrà invece raccontare in aula soprattutto lo stato psicologico in cui trovò la figlia quando la rivide dopo i fatti e le parole con le quali Silvia le disse quel che era successo.

8 febbraio 2023 (modifica il 8 febbraio 2023 | 17:05)