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Confartigianato: Giovani inattivi, Italia peggiora: ultima in Ue3Foto© lapresse.it

Confartigianato: Giovani inattivi, Italia peggiora: ultima in Ue

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Nel 2022 sono aumentati i giovani inattivi, sfiorando il tetto degli 1,6 milioni e lasciando l’Italia nelle ultime posizioni della classifica europea. A dirlo è il rapporto di Confartigianato, presentato alla Convention annuale dei giovani imprenditori di Confartigianato organizzata a Roma.

Il rapporto contiene anche l’Indice dei territori youth-friendly per impresa, secondo cui esiste un effettivo gap – anche su questo fronte – tra Nord e Sud. Se infatti la Lombardia è la regione che offre ai giovani le condizioni migliori per lavorare e per fare impresa, seguita a ruota da Piemonte, Veneto, Emilia Romagna e Trentino Alto Adige, la ‘maglia nera’, invece, spetta al Molise, insieme a Sardegna, Calabria, Sicilia e Basilicata.

Dai dati emerge dunque una “‘Italia a diverse velocità’” che “da un lato favorisce l’attività di 522.086 aziende guidate da under 35, dall’altro è all’origine di un nostro record negativo in Europa”, sottolinea la confederazione, ricordando che nel 2022 “siamo stati il Paese con il più alto numero di giovani tra 25 e 34 anni che non si offrono sul mercato del lavoro: ben 1.568.000, con un tasso di inattività del 25,4%, rispetto al 15% della media europea.