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Attivisti di Ultima Generazione sfidano la neve e bloccano il traforo del Monte Bianco5Foto© fanpage.it

Attivisti di Ultima Generazione sfidano la neve e bloccano il traforo del Monte Bianco

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La mattinata a Nus, in provincia di Aosta, era cominciata nel migliore dei modi, il gruppo di 9 attivisti si era preparato con una sessione di mindfulness dopo la colazione, c'era stata la distribuzione delle pettorine fluorescenti, il check degli u-lock con i quali si sarebbero incatenati tra loro rendendo il blocco molto più complesso da liberare per le forze dell'Ordine; era tutto previsto per le 10.30 del mattino, ma la neve battente che ha ricoperto la Valle d'Aosta questa mattina ha ritardato i piani e alla fine il blocco del traforo del Monte Bianco è avvenuto con due ore di ritardo rispetto al previsto.

Una volta invasa la strada che conduce al tunnel, disteso lo striscione che recita "No gas, No Carbone", il gruppo di Ultima Generazione ha dovuto patire un freddo terribile; per questo motivo le forze dell'ordine intervenute dopo neanche 5 minuti dall'inizio del blocco continuavano a chiedere agli attivisti se stavano bene: seduti per terra per oltre un'ora, inondati dall'acqua gelida della neve sciolta che scendeva dalla strada in pendenza, hanno corso il rischio serio di assideramento; dopo una mezz'ora infatti la Polizia li ha avvolti con dei teli termici dorati.

"Noi lo stiamo facendo anche per loro – dice Luca, uno dei portavoce – noi non vogliamo essere l'ultima generazione a vivere sul pianeta. Vogliamo sensibilizzare i governi perché capiscano che non possiamo lasciare un mondo che è prossimo alla rovina, vogliamo far capire che siamo di fronte a un'indifferenza, a un ecocidio, che ci porterà dentro la sesta estinzione di massa".