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Gas, rigassificatore a Piombino: c'è l'accordo per tre anni

La città fa muro e organizza una manifestazione di protesta il 16 luglio. Il presidente toscano e commissario Giani: "Snam aveva chiesto 25 anni, un sacrificio al territorio che non posso chiedere"

gas gnl rigassificatore
Ansa

L'inverno si preannuncia sempre più freddo con la probabile riduzione dei flussi di gas dalla Russia, fino allo stop totale, a causa delle conseguenze della guerra in Ucraina.

Per questo il governo ha pianificato insieme a Snam l'installazione di una nave-rigassificatore per trasformare il gas liquido acquistato dagli Usa. Il sito trovato è Piombino e proprio mercoledì è stato firmato l'accordo per tre anni tra Snam e i rappresentanti dell'esecutivo, al ministero della Transizione ecologica. Presente anche il presidente toscano e commissario speciale, Eugenio Giani, che è stato fortemente criticato dal territorio che ha annunciato una serie di manifestazioni di protesta contro la nave lunga 300 metri e larga 40: la prima è il 16 luglio.

Sulle barricate il sindaco Ferrari e la comunità - Per il Comune la nave-rigassificatore presenta forti problematiche: i dubbi sull'impatto ambientale e turistico (secondo la città disturba i traghetti, l'itticoltura). Per il sindaco Ferrari con le acciaierie è stato già dato e la domanda è "perché sempre noi?". A Firenze Giani spiega che "Snam ha presentato un'istanza per 25 anni ma è inaccettabile. Come commissario posso chiedere alla popolazione un sacrificio per un periodo transitorio di non più di tre anni". Il sindaco Ferrari è sulle barricate coi suoi cittadini. Lui ha il 'pallino' del turismo, l'acciaio non riparte come ci si aspettava e ora c'è pure questa grana del gas. "Siamo contrari per questioni di sicurezza - dice Ferrari da giorni - Non esistono in Italia rigassificatori dentro un porto, quelli esistenti hanno un raggio di sicurezza di diversi chilometri", inoltre "ho forti dubbi sulla correttezza del procedimento amministrativo, vigileremo perché credo che le norme sulla sicurezza non potranno essere rispettate". 

 

Divergenze sulla linea tra i partiti nazionali e locali - Il fronte del no è trasversale a tutte le forze politiche, Pd compreso, con relativi imbarazzi ed è guidato dal sindaco di Piombino, Francesco Ferrari di Fdi, prima giunta non 'rossa' dal Dopoguerra nella città super-operaia. Il Pd nazionale è d'accordo e segue Draghi su questo, il Pd regionale pure ma Bonafè chiede garanzie per il territorio, il Pd locale protesta anche oggi e senza distinguo. Simile il centrodestra: quello locale, non solo Fdi, ma pure Lega, ipercritico sulla scelta; in Regione idem, poi a Roma nel nazionale "governativo" il centrodestra ha già parlato chiaro col ministro Giancarlo Giorgetti: "Questo è tempo in cui non si possono più dire i no. Abbiamo rinunciato al nucleare, ai rigassificatori, adesso che siamo in questo pericolo di razionamento non si può dire 'no' a farne uno temporaneo a Piombino". 

 

L'incontro al Mite - La nave-rigassificatore verrà posta in opera presso la banchina di Piombino il prima possibile e per un periodo non superiore a tre anni, in modo da garantire la sicurezza energetica nazionale a partire dal 2023. Nel contempo Snam identifichera' un sito alternativo che ne consenta un utilizzo per un periodo più lungo. Lo rende noto il Mite. Mercoledì pomeriggio al Ministero si è tenuta la riunione per raggiungere un accordo sulla vicenda, con i ministri Roberto Cingolani e Mariastella Gelmini, il governatore della Toscana Eugenio Giani, l'ad di Snam Stefano Venier e rappresentanti di Palazzo Chigi Antonio Funiciello e Francesco Giavazzi. 

 

Monitorare l'andamento dei lavori e creare un tavolo che coinvolga tutte le parti - Nel corso dell'incontro, scrive il Mite, si è discusso della inderogabile necessità di installare il rigassificatore nell'area di Piombino, per garantire la sicurezza energetica nazionale nei tempi stabiliti dal piano del governo. Il commissario Giani ha presentato le istanze del territorio e l'amministratore delegato di Snam ha illustrato le caratteristiche tecniche del progetto. Nel corso della riunione si è convenuto sull'istituzione di un tavolo di lavoro che coinvolga tutte le parti. Lo scopo è monitorare l'andamento dei lavori e concordare le istanze del territorio relative ad alcuni progetti di rilevante impatto ambientale ed economico, così come segnalati dal commissario con un memorandum su Piombino.

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