Sciopero dei lavoratori, shopping natalizio a rischio

Sciopera la grande distribuzione. Camusso: "Oggi niente shopping, solidarietà ai lavoratori"

Susanna Camusso e Carmelo Barbagallo al corteo dei lavoratori (Ansa)

Susanna Camusso e Carmelo Barbagallo al corteo dei lavoratori (Ansa)

Roma, 19 dicembre 2015 - L'ultimo sabato prima delle feste di Natale 'macchiato' dallo sciopero dei lavoratori della grande distribuzione. La protesta è stata proclamata dai sindacati in quella che è sicuramente la giornata più calda degli acquisti, per sostenere gli oltre 500mila dipendenti  delle imprese della grande distribuzione che da oltre 24 mesi attendono i nuovi contratti nazionali di lavoro. "Oggi niente shopping, solidarietà ai lavoratori", ha esortato il leader Cgil Camusso.

L'APPELLO DELLA CAMUSSO -  Il leader della Cgil Susanna Camusso ha fatto il suo appello durante la manifestazione nazionale che è in corso a Milano, ricordando che i lavoratori della grande distribuzione "sono da più di due anni senza contratto con un'associazione di impresa che dopo aver disdettato gli integrativi, fatto cassa integrazione e mobilità e scaricato tutti i costi della crisi sui lavoratori, di nuovo non vuole rinnovare il contratto". A suo parere "questo crea un sistema al ribasso delle condizioni dei lavoratori e il Paese continua a non ripartire perché, come è noto, la nostra crisi è anzitutto di domanda interna e come si faccia a ripartire se non rinnovando i contratti e facendo salire le retribuzioni dei lavoratori non si capisce davvero". Il numero uno della Cgil ha ribadito che la rivendicazione dei lavoratori della categoria è per un aumento di 85 euro mensili "perchè questo è l'ammontare del contratto che abbiamo firmato con Confcommercio nei mesi scorsi". 

BARBAGALLO - Anche il numero uno della Uil Carmelo Barbagallo ha parlato da Milano. "I lavoratori della grande distribuzione sono pronti a fare altri scioperi in assenza di rinnovo del contratto. O fate il contratto o continueremo", ha assicurato. In merito alla possibilità che i supermercati restino aperti utilizzando lavoratori interinali, Barbagallo ha affermato che si tratterebbe di "un attentato allo statuto dei lavoratori". "Utilizzare altri lavoratori per sostituire quelli in sciopero è anticostituzionale, se lo mettano in testa".

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