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L’aereo «Solar Impulse» conclude il giro del mondo a energia…

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progettato in svizzera

L’aereo «Solar Impulse» conclude il giro del mondo a energia solare

(Reuters)
(Reuters)

Per la Svizzera è quasi una celebrazione ufficiale, a pochi giorni dalla vera Festa nazionale, che si tiene il primo di agosto. L'aereo elvetico Solar Impulse 2 è atterrato senza problemi martedì alle 2.06 ora italiana ad Abu Dhabi, attuando così il giro del mondo grazie solamente ad energia solare. Un giro durato sedici mesi. Nell'ultima tappa tra il Cairo e gli Emirati Arabi ai comandi dell'aereo c'era Bertrand Piccard, anima e promotore principale del progetto. Ad Abu Dhabi è stato accolto da una piccola folla e fra i presenti c'era anche la ministra svizzera dell'Energia, Doris Leuthard.

«Ho atteso questo momento per 15 anni: adesso tocca a voi proseguire la missione, siete il futuro», ha affermato Piccard, che è stato raggiunto dall'altro pilota André Borschberg, con il quale si è alternato alla guida dell'aereo durante il giro del mondo. Oltre alla presenza della ministra elvetica, a dare un tono ufficiale all'evento è anche la dichiarazione del segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon, che ha espresso la sua «profonda ammirazione» per l'impresa. «È una giornata storica, non solo per voi ma per l'umanità», ha detto nel corso di una discussione con Piccard trasmessa sul sito di Solar Impulse.

Costruito appunto in Svizzera, il velivolo in fibra di carbonio ha un'apertura alare di 72 metri, più ampia di quella di un Boeing 747, ma pesa “solo” 2300 kg, più o meno come un Suv, contro le 180 tonnellate di un Jumbo Jet. Sulle ali ci sono più di 17.000 celle fotovoltaiche in silicio, che riforniscono quattro motori elettrici e caricano oltre 630 kg di batterie al litio. È il primo aereo solare in grado di volare giorno e notte. La velocità è peraltro bassa: Solar Impulse 2 ha viaggiato a velocità medie comprese fra i 50 ed i 90 chilometri orari. Il pilota deve essere particolarmente attento, perché con la grande apertura alare e la bassa velocità si possono effettuare solo virate molto morbide.

«Ho lanciato questo progetto nel 2003 per trasmettere il messaggio che le tecnologie pulite possono compiere l'impossibile», ha scritto Piccard in un tweet. «Perché quindi non sognare, non provare ancora», ha aggiunto, proponendo la creazione di un comitato internazionale per le energie pulite, per «consigliare i governi» e «lottare contro il cambiamento climatico». Betrand Piccard, figlio d'arte (il padre era l'esploratore Jacques), nel marzo 1999 aveva compiuto il giro del mondo in pallone senza scalo, insieme al britannico Brian Jones, ma ha dovuto attendere a lungo prima di realizzare il suo nuovo sogno, Solar Impulse. Partito il 9 marzo del 2015 da Abu Dhabi, il velivolo a propulsione solare ha percorso oltre 42.000 chilometri in 17 tappe. Il viaggio avrebbe dovuto durare cinque mesi, per 25 giorni di volo effettivo. Nella tappa tra il Giappone e le Hawaii, le batterie hanno però subito danni irreversibili, e Solar impulse 2 è stato costretto ad un lungo scalo.

Ora il dibattito è aperto anche sulle conseguenze tecnologiche dell'impresa di Solar Impulse. Grazie al progetto sono state tra l'altro sviluppate batterie che stoccano più energia e che allo stesso tempo sono più leggere. I pannelli solari sono stati inoltre concepiti per avere un rendimento più importante rispetto alla media. Questi passi avranno ripercussioni soprattutto sulle micro-applicazioni, ad esempio su alcuni oggetti che funzionano ad energia elettrica o con carburanti fossili, secondo Cédric Philibert, specialista di energie rinnovabili presso l'Agenzia internazionale dell'energia.

Restano gli ostacoli per un'applicazione generalizzata all'aviazione. «La superficie delle celle necessarie per trasportare solo due persone corrisponde a quella di un Airbus o di un Boeing; per un aereo di linea è quindi qualcosa di inconcepibile», secondo Vincent Jacques Le Seigneur, direttore dell'Osservatorio delle energie rinnovabili. L'industria aeronautica studia attualmente anche velivoli elettrici alimentati da batterie ricaricate a terra o lo sviluppo di velivoli che hanno comunque meno bisogno di carburanti, oppure ancora il biocherosene, prodotto a partire da vegetali. In attesa di capire quali sviluppi potranno esserci, Solar Impulse è in ogni caso, secondo molti, un esempio di ciò che di nuovo si può pensare e realizzare, anche nell'aviazione.

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