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Weinstein, lo Stato di New York cita in giudizio il produttore e la società “per non aver protetto i dipendenti”

Secondo il Los Angeles Times l’avvio di questa causa civile mette a rischio l’accordo, che si doveva chiudere domenica, di vendita dello studio di Weinstein per 500 milioni di dollari

di F. Q.

Senza tutela delle vittime, la vendita della Weinstein è in bilico. Lo Stato di New York ha citato in giudizio Harvey Weinstein, suo fratello e la loro casa di produzione (la Weinstein Company) per non aver protetto per anni i loro dipendenti dalla condotta sessuale di Weinstein nonostante ci fossero state numerose lamentele da parte dello staff. La causa arriva quattro mesi dopo l’esplosione del caso delle accuse di molestie sessuali, aggressione e stupro da parte di almeno cento donne in 40 anni. I pubblici ministeri hanno detto che l’azione legale, frutto di un’indagine di mesi, è stata messa a ruolo per paura che l’imminente vendita della società, ora sull’orlo della bancarotta, possa lasciare le vittime senza un adeguato risarcimento.

Secondo il Los Angeles Times l’avvio di questa causa civile mette a rischio l’accordo, che si doveva chiudere domenica, di vendita dello studio di Weinstein per 500 milioni di dollari. Il procuratore generale di New York, Eric Schneiderman ha infatti sottolineato come ogni accordo di vendita dovrebbe per prima cosa risarcire le vittime e fare in modo che “né i colpevoli né i fiancheggiatori si arricchiscano in modo ingiusto”. La causa mette sotto accusa il consiglio e i dirigenti della società per non aver posto in atto misure adeguate per proteggere il personale o frenare il comportamento di Weinstein, nonostante i molteplici reclami alle risorse umane.

Secondo i racconti raccolti in questi mesi, sembrerebbe che le assistenti del produttore avessero l’obbligo di allietare la vita sessuale di Weinstein come condizione per tenere il posto di lavoro e avevano copie di un manuale, noto come la “Bibbia“, che includeva indicazioni su come comportarsi. I pubblici ministeri hanno detto che Weinstein ha più volte minacciato di morte diversi dipendenti o le loro famiglie e faceva circolare notizie sui suoi legami con importanti figure politiche e su presunti contatti con i Servizi segreti che avrebbero potuto “prendersi cura di certi problemi”.  Dalle indagini è emerso addirittura che una dipendente dovette volare da Londra a New York per insegnare alle sue assistenti “come vestirsi e profumarsi per essere più attraenti” e piacere a Weinstein. E gli autisti di Weinstein a New York e Los Angeles dovevano tenere sempre i preservativi e le iniezioni contro la disfunzione erettile in auto. I magistrati newyorkesi raccontano anche di una segretaria costretta a stenografare lettere dettate da Weinstein mentre era nuda nel suo letto e che il produttore era solito palpeggiarla senza il suo consenso sui sedili posteriori della sua limousine. Le sue assistenti hanno raccontato di aver dovuto spesso contattare potenziali partner sessuali di Weinstein tramite sms o telefonate e di aver tenuto spazi sulla sua agenda esplicitamente destinati al sesso.

L’ufficio del Procuratore dello Stato di New York ha spiegato che, nonostante le numerose denunce al dipartimento delle risorse umane della casa di produzione, non vi fu mai alcuna inchiesta interna o provvedimenti per aiutare le vittime o conseguenze per Weinstein. Ha detto che l’ambiente di lavoro tossico dell’azienda è stato avvolto nel segreto a causa della pratica di raggiungere accordi di non divulgazione con i dipendenti che lasciavano la casa di produzione. Il procuratore generale dello stato Eric Schneiderman ha detto che la causa, presentata alla Corte Suprema dello Stato a New York, ha incluso nuove accuse su “maltrattamenti malvagi e sfruttamento” di dipendenti di Weinstein. “Come affermato nella nostra denuncia, la Weinstein Company ha ripetutamente infranto la legge di New York non proteggendo i propri dipendenti da diffuse molestie sessuali, intimidazioni e discriminazioni“, ha affermato Schneiderman. “Qualsiasi vendita di The Weinstein Company deve garantire che le vittime siano risarcite“.

Weinstein è in trattamento per la dipendenza da sesso ed è sotto inchiesta da parte della polizia britannica e statunitense, anche se non è stato accusato di alcun crimine. Lui nega di avere rapporti sessuali non consenzienti. La scorsa settimana, l’ufficio del procuratore distrettuale di Los Angeles ha dichiarato che la polizia ha presentato tre casi di violenza sessuale di Weinstein ai pubblici ministeri.

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