Roma-Juventus 0-0, arriva il settimo scudetto di fila!

In un Olimpico esaurito la squadra di Allegri conquista l'ennesimo tricolore al termine di una partita bella solo nel primo tempo. Di Francesco paga l'espulsione di Nainggolan a metà ripresa
37ª giornata: Roma-Juventus 0-0© Juventus FC via Getty Images
Simone Zizzari
6 min

ROMA - La settima meraviglia juventina è realtà. Dopo una settimana trascorsa da Campioni d'Italia virtuali, adesso la festa può cominciare per davvero. I cannibali vincono ancora per il settimo anno di fila. Lo fanno grazie allo 0-0 contro la Roma che consegna Allegri e i suoi Invincibili alla storia del calcio italiano. Settimo scudetto di fila per la Juventus da festeggiare nello stesso stadio dove quattro giorni fa erano esplosi cordiandoli tricolore per la conquista della Coppa Italia. La settimana in più di vacanza promessa da Allegri alla squadra in caso di scudetto può dunque cominciare. Con merito assoluto. La partita dell'Olimpico è stata combattuta nel primo tempo, una sorta di passerella bianconera nella ripresa dopo il rosso a Nainggolan a venti minuti dal termine. I padroni di casa non avevano più nulla da dire se non un terzo posto quasi assicurato (manca ancora un punto per la certezza), i ragazzi di Allegri dovevano solo gestire per coronare l'ennesimo trionfo, l'ennesimo record, l'ennesimo successo per entrare ancora più saldamente nella storia del nostro calcio

LE SCELTE - In un Olimpico sold out e vestito a festa per salutare la stagione della Roma, Di Francesco, che festeggia le 50 panchine in giallorosso, lancia dal primo minuto Lorenzo Pellegrini, preferito al convalescente Strootman, e Juan Jesus in difesa al posto dell'infortunato Manolas. Davanti Under al fianco di El Shaarawy e Dzeko. Nella Juve Allegri schiera a sorpresa De Sciglio e Bernardeschi lasciando in panchina l'ex Benatia e Douglas Costa. C'è anche Mandzukic mentre Khedira si fa male nel riscaldamento e deve far posto a Matuidi. In avanti l'attacco è in HD con la coppia Higuain-Dybala. La posta in palio è alta solo per la Juventus, chiamata a chiudere i giochi per il settimo scudetto di fila, virtualmente in cassaforte già da una settimana dopo i due stop consecutivi del Napoli contro Fiorentina (0-3) e Torino (2-2). La Roma, in campo con la nuova maglia, gioca libera di testa con la qualificazione alla Champions già acquisita grazie al 'regalo' dell'Inter di Spalletti dopo il ko contro il Sassuolo.  

PRIMO TEMPO, MEGLIO LA ROMA - L'inizio è di marca giallorossa. Sulla destra Under spinge che è un piacere e tiene in ansia costante la retroguardia juventina. Le prime due chance della partita sono per i padroni di casa e arrivano da due errori in appoggio di Matuidi e Pjanic: in entrambi i casi Dzeko e Nainggolan non riescono ad inquadrare la porta da ottima posizione graziando l'ex compagno Szczesny. I ritmi sono alti, entrambe le squadre vogliono il bottino pieno e la gara è gradevole con continui capovolgimenti di fronte. La Roma cerca con più convinzione la rete e tira di più in porta mentre la Juve è più sorniona e non riesce ad arrivare con pericolosità dalle parti di Alisson. Pellegrini e Under al 26' hanno una doppia occasione per sbloccare il risultato ma non riescono ad arrivare a dama. Per vedere il primo spunto bianconero bisogna aspettare il 35' con un tiro dalla distanza di Dybala fuori di poco. Poi è Bernardeschi a cercare senza fortuna il gol. L'ultimo brivido del primo tempo lo regala una punizione di Kolarov che regala ai tifosi solo l'effetto ottico del gol. 

ROMA-JUVENTUS 0-0, CRONACA E TABELLINO

ROSSO A NAINGGOLAN - La ripresa si apre con un (gran) gol annullato a Dybala per un fuorigioco millimetrico. La Juve spinge con maggior convinzione mentre la manovra della Romaè meno fluida rispetto al primo tempo. Di occasioni da gol ce ne sono di meno rispetto alla prima frazione e a farne le spese è lo spettacolo. A scaldare il pubblico giallorosso è una conclusione dalla distanza di Kolarov al 65' che trova la velenosa deviazione di Barzagli alta di poco oltre la traversa. Allegri  si gioca la carta Douglas Costa al posto di Bernardeschi e due minuti dopo arriva il doppio giallo a Nainggolan per un ingenuo fallo dal limite su Dybala. Sotto di un uomo, la Roma arretra il suo baricentro e lascia il gioco in mano agli avversari che, con quattro attaccanti in campo, aggrediscono senza tregua la retroguardia capitolina. Di Francesco mette Gonalons e toglie Pellegrini per regalare energie fresche a centrocampo. Negli ultimi dieci minuti spazio anche per Schick e Strootman da una parte e Bentancur dall'altra (per l'evanescente Mandzukic). I ritmi in campo crollano drasticamente come anche la voglia di vincere delle due squadre che non verticalizzano più. Per la Juve il pari vuol dire settimo scudetto consecutivo, per la Roma terzo posto quasi blindato. Lo 0-0, di fatto sta bene ad entrambe e così al triple fischio di Tagliavento la festa bianconera può cominciare. Quattro giorni dopo il trionfo in Coppa Italia contro il Milan è di nuovo l'Olimpico il teatro dei sogni juventini. Il doublete è realtà. Allegri è nella leggenda insieme ai suoi Invincibili.

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