13 marzo 2018 - 15:21

Padoan: «Per la Ue Italia elemento di incertezza». Di Maio: «Avvelena i pozzi»

le parole del ministro dell’economia dopo il vertice dell’Ecofin. Il leader dei Cinque Stelle alla stampa estera: «Il nostro programma non è mai stato estremista, le nostre misure economiche saranno sempre per la stabilità del Paese»

di Redazione politica

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Incertezza istituzionale e incertezza finanziaria. Nessuno ha fretta di formare il nuovo governo ma con il passare dei giorni appare sempre più chiaro che qualunque formula uscirà dalle trattative per la formazione dell’esecutivo, l’Italia rischia di andare incontro a un periodo di instabilità. Alla ribalta è salito oggi il ministro dell’economia Pier Carlo Padoan che, uscendo dal vertice dell’Ecofin ha dichiarato che agli occhi dell’Europa l’Italia «è un elemento di incertezza». Immediata la replica di Di Maio che a nome dei Cinquestelle accusa Padoan di «avvelenare i pozzi» al governo che verrà. A questo proposito il leader del M5S restringe ulteriormente ogni spazio di manovra: «Non contempliamo alcuna ipotesi di governo di tutti o istituzionale: gli italiani hanno votato un candidato premier» ha sottolineato incontrando la stampa estera.

Di Maio: «Non ci spaventa il ritorno al voto»

«Chiedo responsabilità a tutte le forze politiche: il debito, la disoccupazione, la tassazione delle imprese e la disoccupazione giovanile non aspettano le liti di partito. Dobbiamo liberare l’Italia - ha proseguito Di Maio - le forze politiche stanno chiedendo di tornare a votare? A noi non spaventa». Anche se poi ha aggiunto: «Oggi il nostro obiettivo è andare al governo, non sto considerando l’ipotesi che non parti la legislatura». «Non siamo disponibili a immaginare una squadra di governo diversa da quella espressa dalla volontà popolare: c’è stata una grande investitura, e sfido chiunque a dire che il programma M5S è un programma estremista. Abbiamo fatto una campagna promettendo che non avremmo lasciato l’Italia nel caos, che non saremmo usciti dall’euro e basata sul dialogo».

Nel Def solo obiettivi di massima

Un conto sono però le buone intenzioni, un conto la possibilità che si realizzino. E d ecco arrivare al proposito le parole di Pier Carlo Padoan dopo l’Ecofin: «Nel presentare la situazione dell’Eurozona, il commissario Moscovici ha citato l’Italia come elemento di incertezza» e tutti, all’Eurogruppo e all’Ecofin, «mi hanno chiesto cosa succederà». Negli ultimi giorni Padoan ha avuto incontri separati con i leader europei Dombrovskis, Moscovici e Centeno per aggiornarli sul documento di quadro macroeconomico tendenziale (il Def) , su cui il ministero sta lavorando. «Finchè non ci sarà un nuovo governo, la Commissione dovrà attendere l’invio di un documento programmatico»; quest’ultimo, però, non essendo frutto di una chiara maggioranza parlamentare potrà contenere solo obiettivi di massima. «Immagino - ha concluso Padoan - che ciascun gruppo politico vorrà cogliere l’occasione per dire quali sono le priorità di politica economica che ciascuno di essi propone». Il che «non significa approvare o emendare il documento, ma affiancarlo con ulteriori documenti di indirizzo».

«Padoan irresponsabile, avvelena i pozzi»

Sul punto, ecco arrivare la replica di Di Maio «Le nostre misure economiche saranno sempre ispirate alla stabilità del Paese: non vogliamo trascinare le dinamiche economiche nelle diatribe politiche. Credo che oggi Padoan sia stato molto irresponsabile a trascinare le questioni tra Italia e Bruxelles rispondendo `non so´ a proposito del futuro dell’Italia. È stata quasi una provocazione, come a dire che `ora che me vado all’opposizione avveleno i pozzi. Tutti siamo chiamati alle responsabilità».

Martina: «Arrogante»

«Le parole di Luigi Di Maio sono solo arroganti e per niente utili all’Italia. Altro che responsabilità. Insulta il ministro dell’Economia che ha garantito la tenuta del Paese e la sua ripartenza per poi predicare dialogo: una farsa. Di Maio dovrebbe accorgersi che il tempo della propaganda è finito». Lo dichiara il vicesegretario, reggente del Partito democratico, Maurizio Martina.

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