11 gennaio 2018 - 18:48

Berlusconi: «Deneuve ha detto cose sante, fare la corte non è un’offesa»

L’attrice aveva detto: «Lasciamo agli uomini la libertà di importunarci».
L’ex premier su Maroni: «Pensavo volesse lasciare la politica per cambiare vita...»

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«Catherine Deneuve ha detto cose sante». Lo afferma Silvio Berlusconi a «Porta a Porta» commentando la lettera-appello dell’attrice francese in cui scrive: «Lasciamo agli uomini la libertà di importunarci» sul caso Weinstein. «È naturale - prosegue l’ex premier - che le donne siano contente che un uomo faccia loro la corte, a me sono sempre le donne che la fanno. Mi sembra naturale, corteggiare non è un’offesa purché si resti nell’eleganza».

Maroni? Pensavo volesse cambiare vita

Berlusconi ha parlato anche a ruota libera di politica interna ed estera, dell’emergenza migranti, di tasse. A proposito delle liti nel centrodestra per esempio, e della decisione di Roberto Maroni di lasciare la politica per i dissensi con Salvini, l’ex cavaliere ha commentato: «Mi sembra strano, perché a me aveva detto che lasciava la politica perché voleva cambiare vita. Non ho mai sentito parlare di dissensi radicali con Salvini». Recentemente il governatore lombardo ha parlato di «comportamento stalinista» da parte di Salvini.

Larghe intese? Non serviranno

A proposito della sua disponibilità a larghe intese in caso nessuno raggiunga, alle prossime elezioni, il 40 per cento, Berlusconi ha detto: «Se mai si verificasse la necessità, ma io non credo, c’è un solo modo: e cioè che la sinistra accettasse in toto il nostro programma. Se lo firmasse accadrebbe in Italia quello che accade in Germania: si potrebbe provare a realizzare il nostro programma anche con il sostegno di un’altra forza politica». Berlusconi ha comunque aggiunto di non credere che si verificherà questa situazione. «Il centrodestra avrà una maggioranza ben superiore al 40 per cento, sufficiente per governare. Il mio obiettivo è di portala almeno al 45 per cento». E se all’indomani del voto riprenderà a litigare con Salvini? Risposta: «Salvini è una persona di assoluta responsabilità, che ha sempre dimostrato concretezza e razionalità». Quanto ai Cinque Stelle: «In Italia un partito ribellista come il Movimento 5 stelle ha raggiunto percentuali rilevanti, e nel mondo si guarda a questa situazione con orrore». «Oggi», ha proseguito, «la sfida è a due: tra il Movimento 5 stelle e il centrodestra liberale».

Legge Fornero, Jobs Act, reddito di dignità

A proposito dell’intenzione di Salvini, (“Abolire la legge Fornero”) Berlusconi ha detto la sua. «Abbiamo approfondito l’argomento con i nostri economisti. Alcune cose vanno mantenute come sono. L’età media oggi continua a salire e quindi crediamo che giustamente salga anche l’età in cui una persona va in pensione. Ma con il sistema contributivo se uno vuole andare in pensione a 50 anni prende la pensione con i contributi accumulati».
E sul jobs act: «...è stato un aiuto positivo per molti, ma con l’introduzione delle misure da noi ideate non sarà più necessario». E anche i famosi “ottanta euro” di Renzi: «Perché saranno ricompresi in quello che le persone riceveranno con il reddito di dignità».

Sulla gara dei “bottoni” nucleari

Il presidente di Forza Italia ha commentato la situazione geopolitica internazionale, soffermandosi soprattutto sul pericolo nucleare. «Tra i rischi a cui siamo soggetti oggi, uno è la possibile guerra atomica», ha detto. Senza voler «spaventare nessuno», l’ex Cavaliere ha ricordato che «per 50 anni siamo stati esposti alla Guerra fredda, con i due Stati in continuo conflitto tra loro e si viveva con l’angoscia che potesse succedere di nuovo», mentre ora «le nazioni che posseggono l’atomica sono diventate otto e presto ce ne saranno nove, dato che l’Iran si aggiungerà ed è uno Stato nel quale l’ideologia, a volte, porta anche a comportamenti estremi». Il pericolo vero, però, si chiama Pyongyang. «Se si verificasse un attacco contro la Corea del Nord, non credo che il signor dittatore resisterebbe alla voglia di schiacciare il bottone».

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