Milano, 8 giugno 2016 - 13:52

Grillo-Orfini, scontro a distanza
«Altro che coerente, fai ridere»
«Falsità per fare soldi, fa schifo»

Il leader del Movimento sul blog attacca il presidente pd confrontando alcune sue dichiarazioni pre e post voto. La replica: mezzi squallidi per lucrare qualche spicciolo

Beppe Grillo Beppe Grillo
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Dopo la guerra dei numeri sulle Amministrative — con il leader dei 5 Stelle che rivendicava per il Movimento il primato di partito più votato e il presidente dem che replicava: «M5S in calo, più voti al Pd» —, continua il duello (a distanza, in Rete) tra Beppe Grillo e Matteo Orfini. «Il presidente del Pd, e le sue dichiarazioni sul voto a Roma. Ieri e oggi. Tutto da ridere». Così il fondatore del Movimento, dal suo blog, attacca Matteo Orfini «detto il coerente». Un post riprende alcune dichiarazioni dell’esponente dem sul risultato di Roma, per metterne in evidenza le contraddizioni. «Orfini ieri: Il Movimento 5 Stelle a Roma non arriva neanche al ballottaggio. Orfini oggi: A Roma è chiaro che siamo andati peggio dell’altra volta, e questo era anche prevedibile. Orfini ieri: Noi coinvolti in Mafia Capitale? Assolutamente no! Orfini oggi: Veniamo da Mafia Capitale, in cui il Partito Democratico è stato evidentemente coinvolto come dicono le vicende giudiziarie». E conclude: «Orfini ieri: Ignazio Marino non deve dimettersi. Deve andare avanti. Orfini oggi: Non ci applaudivano per i risultati amministrativi dei due anni di giunta Marino, una vicenda amministrativa non certo eccellente».

«È un classico caso di click baiting»

La replica del presidente pd arriva a stretto giro. «È che uno si abitua a tutto: ai troll, alla violenza verbale, alle minacce, agli insulti. Ti fai scivolare sopra tutto anche se ogni tanto ti fermi e pensi che chi ha portato questo stile e questi modi nel nostro paese ha una responsabilità enorme nel degrado del dibattito pubblico. L’importante è non accettare mai di scendere a questo livello e rispondere col sorriso, anche se non è facile. Certo, a volte davvero si esagera», scrive Orfini su Facebook. E aggiunge: «È un classico caso di click baiting: si inventa un titolo scandalistico per fregare i lettori e fargli aprire il link (che ovviamente non ha nulla a che fare con il titolo che è semplicemente un falso). Di fatto è una piccola truffa. Anche un po’ squallida. Grillo oggi lo fa con me, qualche giorno fa aveva fatto di peggio, usando la strage di Capaci». Poi Orfini commenta: «La cosa più triste è che lo fa per soldi. Perché a questo serve il click baiting: più contatti, più pubblicità, più soldi. Il leader di uno dei principali partiti del paese usa i mezzi più squallidi e truffaldini per lucrare qualche spicciolo su battaglie che dovrebbero essere politiche. E così strumentalizza e sfrutta per il suo interesse personale anche quelli che credono in lui. A me fa schifo. E penso che la politica sia un’altra cosa. Più bella e più vera. E forse una volta ogni tanto è utile non lasciar correre e ribadirlo», conclude il presidente del Pd.

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