Un fortissimo terremoto ha colpito il Messico. La scossa, stimata a una magnitudo di 7.1, ha avuto l’epicentro nella regione centrale di Puebla, a 50 km di profondità. Il terremoto (che si è verificato alle 13:30 locali, le 20:30 in Italia) ha colpito diverse città a centinaia di chilometri l'una dall'altra. Oltre alla capitale,Città del Messico, il sisma ha fatto danni a Puebla, Chipalcingo, Oaxaca, Morelia, Colima e Guadalajara. Al momento, secondo quanto riferito dalla Protezione Civile, le vittime sarebbero almeno 217 (secondo l’ultimo bilancio) , di cui circa la metà nella capitale. Ma per la United States Geological Survey (Usgs) il bilancio potrebbe arrivare a mille morti e l’agenzia scientifica ha lanciato un’allerta «arancione» sulle possibili vittime e «rossa» per l’impatto economico che richiederà «una significativa risposta a livello nazionale e internazionale». Appello di Papa Francesco: «In questo momento di dolore chiedo di manifestare solidarietà a tutta la popolazione messicana. Preghiamo per le vittime, i feriti e i familiari, e per quanti stanno portando soccorsi».
Città del Messico
La metà delle vittime del sisma sono a Città del Messico. Le immagini, drammatiche, mostrano edifici crollate e i soccorsi che cercano le persone rimaste intrappolate sotto le macerie. Il sindaco della città, Miguel Angel Mancera, ha fatto sapere che circa 4 milioni e mezzo di persone su 20 milioni di abitanti, si trovano senza elettricità. Il traffico aereo verso l’aeroporto internazionale, distante 123 chilometri dall’epicentro, è stato bloccato dopo il sisma. Danneggiato anche lo stadio Azteca, tempio del calcio messicano (nel 1970 si giocò lì la celebre Italia-Germania 4-3) Il presidente messicano, Enrique Pena Nieto, aveva parlato in un primo comunicato di 27 edifici crollati, ma ora il numero è salito a 40. «Il 40% di Città del Messico e il 60% dello Stato di Morelos sono senza elettricità» ha detto il presidente. Il canale online dell’«Excelsior», quotidiano della città, ha passato in rassegna i danni prodotti dalla scossa in zone come Colonia Jaurez, Colonia del Valle e La Condesa. Il sindaco ha dichiarato che diversi incendi si sono verificati negli edifici crollati e che ci sono anche persone intrappolate. Diverse fonti riferiscono del crollo parziale della sede dell’Istituto Tecnologico di Monterrey, tra i principali atenei del paese, nell’esclusivo quartiere di Santa Fe nella capitale. Un ponte è crollato lungo l’autostrada tra Città del Messico e Acapulco.
Bambini intrappolati nella scuola
Nella capitale anche una scuola sarebbe crollata con dentro diversi bambini e il bilancio delle vittime si aggrava ora dopo ora. Secondo le ultime notizie sono 32 i bambini morti nel crollo dell’istituto scolastico «Enrique Rebsamen», nella zona di Coyoacan e due gli insegnanti. Altri 14 bimbi sono stati tratti in salvo. Almeno una ventina potrebbero trovarsi ancora intrappolate sotto le macerie.
L'epicentro a Puebla
Moltissimi i danni a Puebla, epicentro del sisma ma anche negli altri Stati. Secondo un bilancio ancora provvisorio le vittime, in tutto il Paese, sono decine : la maggior parte sono nello Stato di Morelos. Nella città storica di Cuernavaca, capitale dello Stato di Morelos, a sud di Città del Messico, i danni sono ingenti. Secondo la rete tv Excelsior, tra i monumenti danneggiati, il palazzo delle Cortes, la cattedrale, il palazzo del Governo.
Trump: «Siamo con voi»
Il presidente Usa Donald Trump è stato tra i primi a commentare il terremoto in Messico: «Siamo con voi e saremo accanto a voi», ha scritto in un tweet. «Abbiate cura di voi, un grande abbraccio a tutti» ha scritto in spagnolo su Twitter l’ex presidente americano Barack Obama.
I precedenti
Il 7 settembre scorso il Messico era stato colpito da un sisma di magnitudo 8,2. Questo terremoto è stato il più forte a livello mondiale dal terremoto del Cile del 2015, che ha avuto una magnitudine di 8.4. Le vittime sono state almeno 90. E il 19 settembre 1985 una scossa di magnitudo 8 distrusse Città del Messico e causò circa 5 mila morti.
Terremoto in Messico, centinaia di morti