16 maggio 2018 - 09:37

Spread oltre quota 150 punti, la Borsa perde il 2,3%. Sale il petrolio e per la benzina prevista raffica di aumenti

Piazza Affari in rosso e segna la performance peggiore in Europa in scia all’incertezza politica. Sale lo spread e gli aumenti del petrolio fanno alzare anche i prezzi alla pompa

di Redazione Economia

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Tornano a pesare le incertezze sulla formazione del nuovo governo, dopo le indiscrezioni sulla bozza di accordo tra Lega e M5S, in cui tra le altre cose si ipotizza la richiesta di cancellazione di 250 miliardi di debito alla Banca centrale europea e la creazione di un fondo con 200 miliardi di immobili pubblici da cartolarizzare. Piazza Affari ha chiuso una difficile giornata di contrattazione in calo del 2,3% dopo aver toccato un minimo a - 2,8%. L’indice Ftse/Mib è sceso sotto la soglia del 24mila punti, a 23.734.
Si scalda anche lo spread: il differenziale di rendimento tra il decennale benchmark italiano e il pari scadenza tedesco ha terminato la seduta oltre la soglia dei 150 punti base, a 151 punti base, ben 20 punti base sopra la chiusura di martedì. Sale bruscamente anche il rendimento del Btp decennale, che martedì in chiusura valeva l’1,95%, e che mercoledì ha terminato la seduta al 2,12%. Continua a perdere terreno l’euro, che cala a 1,777 sul dollaro (-0,75% sul mercato spot di Londra). Sull’andamento dei mercati pesano i timori per possibili politiche economiche aggressive verso la Ue.

«Giochi della finanza»

Il segretario leghista, Matteo Salvini, in diretta Facebook, ha commentato: «Sono i giochini dela finanza. Provano a fermarci coi soliti ricatti dello spread che sale, delle Borse che scendono e delle minacce europee». Mentre Luigi Di Maio ha tagliato corto: «Stiamo preparando un governo in tempi record e credo che i mercati debbano prendere atto anche di questo», ha tagliato corto Di Maio. A lui risponde Francesco Boccia, capogruppo Pd in commissione speciale alla Camera: «Non sono gli eurocrati a comprare il nostro debito a fine mese ma investitori internazionali, fondi pensione americani, tedeschi e di tanti altri Paesi. Chi investe sull’Italia cerca solo di capire il grado di credibilità di chi si appresta a governare. Sarebbe consigliabile più prudenza nelle dichiarazioni pubbliche, soprattutto dai leader dei partiti le cui parole possono determinare una maggiore o minore propensione a investire sul nostro Paese, a partire dal debito».

Piazza Affari

A Piazza Affari continua a soffrire Mediaset (-5,28%), nel giorno della stretta sul governo giallo-verde e del rinvio a giudizio di Berlusconi per corruzione a Roma nel procedimento Ruby Ter. Giù anche le banche. Continua il rally di Saipem (+12%), grazie ai giudizi positivi di Morgan Stanley e Bernstein, e Vittoria Assicurazioni (+19,7% a 13,96 euro) in allineamento all’opa di Acutis.

Il petrolio

Sull’economia pesano anche i rialzi dei carburanti: pur essendo infatti oggi il petrolio in calo, il Brent resta sopra la soglia di 78 dollari al barile. Con le quotazioni dei prodotti petroliferi in Mediterraneo nuovamente in accelerazione, si registrano interventi sui prezzi raccomandati di benzina e diesel di IP, Italiana Petroli e Q8 (+1 cent su entrambi i carburanti), mentre Tamoil è salita nuovamente di 1 centesimo sul diesel. In base all’elaborazione di Quotidiano Energia, il prezzo medio nazionale praticato in modalità self della benzina è pari a 1,615 euro/litro, con i diversi marchi che vanno da 1,615 a 1,629 euro/litro (no-logo a 1,592). Il prezzo medio praticato del diesel è a 1,487 euro/litro, con le compagnie che passano da 1,486 a 1,509 euro/litro (no-logo a 1,466). Quanto al servito, per la benzina il prezzo medio praticato è di 1,739 euro/litro, con gli impianti colorati che vanno da 1,716 a 1,801 euro/litro (no-logo a 1,632), mentre per il diesel la media è a 1,614 euro/litro, con i punti vendita delle compagnie da 1,599 a 1,673 euro/litro (no-logo a 1,507). Il Gpl, infine, va da 0,631 a 0,657 euro/litro (no-logo a 0,623).

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