Milano, 15 luglio 2017 - 19:42

Padoan: «Siamo usciti dal tunnel. Il futuro non si basi sul fiscal compact»

«Non è irrealistico immaginare salto di qualità dell’economia» dice il ministro dell’economia e pone l’accento sulla necessità di sgravi fiscali per le imprese per assumere i giovani

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«Stiamo lasciandoci alle spalle cose preoccupanti, come la fragilità del sistema bancario e l’inerzia degli investimenti. Siamo usciti dal tunnel e stiamo percorrendo una strada... stavo per dire un sentiero stretto, ma vedo il sentiero allargarsi». Per questo «non è irrealistico immaginare negli anni prossimi un salto di qualità dell’economia. Gli anni prossimi saranno migliori». A parlare è il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan nel corso della quinta edizione della Festa di Left Wing.

Il responsabile del dicastero poi parla dell’opportunità di superare il Fiscal Compact e precisa: «Ha dei problemi tecnici che hanno implicazioni su come si disegna la politica del bilancio. Ci sono però altri temi che possono essere aggiunti e considerati. Il futuro dell’Ue non si gioca sul Fiscal Compact sì o Fiscal Compact no. È possibile immaginare modi per migliorarlo in modo che sia parte di un disegno più ampio. Altrimenti facciamo una battaglia ideologica nel senso negativo del termine». Padoan poi pone l’accento sul problema dell’Europa che oggi «è la mancanza di fiducia».

Sull’Italia poi Padoan precisa: «È vero che ci sono elementi di miglioramento nell’andamento dell’economia internazionale ma c’è una crescita in Italia più che proporzionale che si deve spiegare con politiche prese che incidono sulla capacità strutturale dell’economia di migliorarsi». Poi insiste sulla necessità di «usare meglio le risorse che si hanno: l’obiettivo - dice - è ancora la questione dell’emergenza sociale» e come priorità pone l’utilizzo delle «risorse a disposizione per accrescere l’incentivo alle imprese per assumere i giovani».

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