In fuga dalla Corea del Nord (e dal Covid) con un carrello ferroviario spinto a mano

Per uscire dalla Nord Corea sigillata per la pandemia i diplomatici russi usano un carrello ferroviario manuale. L’uscita avventurosa - Guido Santevecchi, corrispondente da Pechino /CorriereTv

Le frontiere della Nord Corea sono chiuse da un anno: per tenere fuori la pandemia il Regno Eremita della Dinastia Kim ha bloccato anche i collegamenti ferroviari e aerei con Cina e Russia, i due Paesi confinanti con i quali ha più rapporti. Non si fanno eccezioni nemmeno per i diplomatici e così, per rimpatriare, un gruppetto di familiari del personale dell’ambasciata russa si è dovuto industriare con un antiquato carrello ferroviario attivato a braccia, di quelli che ormai si vedono solo nei vecchi film western. La notizia dell’impresa è stata data su Facebook dal Ministero degli Esteri russo. Il post in cirillico spiega: “Il 25 febbraio 8 dipendenti dell’Ambasciata russa nella RPDC (sigla ufficiale della Repubblica popolare democratica di Corea, ndr) e i loro familiari sono tornati in patria. Dato che le frontiere sono chiuse da oltre un anno e che il traffico passeggeri è stato fermato, hanno dovuto affrontare un lungo e difficile viaggio per tornare a casa. Prima 32 ore di treno da Pyongyang verso Nord, poi altre due ore di autobus fino al confine e finalmente, l’attraversamento verso il versante russo. Per farlo, hanno dovuto preparare un carrello, metterlo sui binari, caricarci sopra bagagli e bambini e andare. L’unico uomo del veicolo non semovente, Vladislav Sorokin, ha fatto da motore, cioè ha dovuto spingere a braccia il carrello lungo i binari per più di un chilometro. La parte più difficile è stata il ponte sul fiume Tumannaya. E finalmente a casa, la stazione di confine russa Hasan, dove la nostra gente è stata accolta dal personale del ministero nella regione Primorsky e portata in autobus all’aeroporto di Vladivostok”. L’impresa è stata filmata: le ultime centinaia di metri sul ponte sono state accompagnate dalle urla di incitamento dei compagni del motore umano Vladislav Sorokin.

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