West Nile, in Piemonte la prima vittima del virus delle zanzare: è una donna di 92 anni

Il Piemonte comunica la prima vittima deceduta con febbre del Nilo causata dal West Nile. Si tratta di un’anziana ultra novantenne, Giuseppina Laria, residente in provincia di Novara, dove l’Istituto Zooprofilattico sperimentale di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, ha avviato lo screening di 6 pool di zanzare e oggi, giovedì 21 luglio, confermerà se in quella zona, «visto che il virus circola nei vettori, tra le zanzare dell’area è in corso una piccola epidemia di West Nile» spiegava già ieri Maria Caramelli, del Laboratorio Sorveglianza Malattie Emergenti Istituto Zooprofilattico. Esattamente come il Covid, anche la febbre del Nilo è più aggressiva verso anziani e fragili.

La seconda persona trovata infetta in Piemonte risiede in provincia di Vercelli. Per ora, invece, non sono stati segnalati casi in animali, né in zanzare. La febbre West Nile «è una malattia provocata dal virus West Nile (West Nile Virus, Wnv), un virus della famiglia dei Flaviviridae isolato per la prima volta nel 1937 in Uganda, appunto nel distretto West Nile (da cui prende il nome) e oggi diffuso in Africa, Asia occidentale, Europa, Australia e America — spiega l’Istituto Superiore di Sanità sul sito ufficiale dedicato alle epidemiologie —. Il virus non si trasmette da persona a persona tramite il contatto con le persone infette ma infetta anche altri mammiferi, soprattutto equini, ma in alcuni casi anche cani, gatti, conigli e altri». Fortunatamente la maggior parte delle persone infette non mostra alcun sintomo e solo l’1% degli infetti manifesta i sintomi più gravi.

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