15 dicembre 2019 - 15:44

Tre morti per valanga in Piemonte, Alto Adige e Valle d’Aosta

Una donna altoatesina è stata travolta da una slavina sull’Alpe di Siusi mentre faceva un’escursione con le ciaspole. Un gruppo di quattro scialpinisti è stato invece coinvolto da una valanga e uno di loro è morto. In Valle d’Aosta la terza vittima

di Floriana Rullo e Redazione Online

Tre morti per valanga in Piemonte, Alto Adige e Valle d'Aosta Un soccorso del gruppo speleologico alpino del Piemonte
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Tre vittime della montagna, una in Alto Adige, una nel Vercellese e una in Valle d’Aosta: è questo il bilancio della giornata di oggi. Un giovane snowboarder, il biellese 32enne Daniele Fizzotti, è morto dopo essere stato travolto da una slavina in alta Valsesia, ad Alagna, sotto il passo della Civera. In Alto Adige, sull’Alpe di Siusi, Marlena Vorhauser, 62enne di Brunico, è stata travolta da una slavina e spinta in un crepaccio. Un uomo di 49 anni, soccorritore di Cervinia, è invece stato coinvolto da una valanga in località Cheneil, a quota 2.200 metri, in Valle d’Aosta.

L’incidente nel Vercellese

Daniele Fizzotti, lo snowboarder vittima della slavina in Valsesia
Daniele Fizzotti, lo snowboarder vittima della slavina in Valsesia

Lo snowboarder Daniele Fizzotti, residente a Pray (Biella), travolto e ucciso da una valanga sopra Alagna, nel Vercellese, faceva parte di un gruppo di quattro scialpinisti. L’incidente è accaduto nei pressi del Passo della Civera intorno a una quota di 2800 metri. La valanga — che, secondo la ricostruzione dei soccorritori, era divisa in due lingue — ha coinvolto tutti e quattro gli scialpinisti, ma solo lo snowboarder è rimasto completamente sepolto: gli altri tre sono riusciti a uscire dalla neve autonomamente e una di loro è scesa a valle alla ricerca di segnale telefonico. L’allarme è scattato alle 12.40, quando la centrale operativa ha inviato sul posto, nei pressi del passo della Civera, un eliambulanza del 118 con a bordo un tecnico e l’unità cinofila del Soccorso Alpino. Il disperso è stato ritrovato, dopo circa un’ora, grazie all’apparecchio Artva di cui era dotato: aveva il capo a circa 60 centimetri di profondità. Il giovane è stato estratto dalla neve e portato in ospedale a Borgosesia, dove le sue condizioni sono apparse subito critiche. E’ morto poco dopo.

La slavina sull’Alpe di Siusi (Bolzano)

Marlena Vorhauser, la donna uccisa oggi attorno alle ore 13 da una slavina sull’Alpe di Siusi (Bolzano), stava effettuando un’escursione a piedi con le ciaspole assieme a un'altra persona. La tragedia si è verificata nei pressi della stazione a monte dell’impianto Goldknopf-Bahn. La valanga di medie dimensioni — staccatasi nella zona della stazione a monte dell’impianto di risalita Punta d’Oro-Goldkopf — sembra aver travolto entrambi gli escursionisti, ma mentre Vorhauser è stata trascinata in un crepaccio, l'altra persona è rimasto incolume ed è riuscita a dare l'allarme. Sul posto sono arrivati gli uomini del Soccorso alpino, i vigili del fuoco, i carabinieri e gli elicotteri Pelikan 1 e quello dell’Aiut Alpin Dolomites. Al loro arrivo, la donna, che era coperta da circa un metro di neve, è stata estratta in pochi minuti, ma era già deceduta. Vorhauser aveva 62 anni, era di Brunico ma risiedeva a Bolzano ed era una guida turistica.

In Valle d’Aosta, la vittima è un soccorritore

Roberto Ferraris, un soccorritore del Soccorso alpino di Cervinia di 49 anni, è stato travolto da una valanga a Valtournenche, nella località di Cheneil, sulla Punta Fontana Fredda, a quota 2.200 metri, in Valle d’Aosta. Ferraris, che in quel momento era fuori servizio, si trovava da solo al momento dell'incidente. È probabile che la valanga si sia staccata sotto i suoi piedi per poi trascinarlo a valle per diverse centinaia di metri. L'allarme è stato dato dalla moglie verso le 13 quando non lo ha visto rientrare a casa.

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