La Supercoppa va alla Lazio: doppio Immobile, Murgia respinge la rimonta della Juve. E' 3-2

La Supercoppa va alla Lazio: doppio Immobile, Murgia respinge la rimonta della Juve. E' 3-2
di Emiliano Bernardini
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Domenica 13 Agosto 2017, 12:44 - Ultimo aggiornamento: 14 Agosto, 20:14

L'urlo della Nord è disumano. E rende bene l'idea della gioia dopo il gol di Murgia al minuto 93. Eh già, perché dopo aver dominato la gara in lungo ed in largo con una doppietta di Immobile, rigore e pallonetto di testa, nel finale i biancocelesti stavano per rovinare tutto con due ingenuità. Dybala all'improvviso si ricorda di avere il 10 di Del Piero e in cinque minuti pareggia i conti. Prima disegna una punizione magica alla Pinturicchio, poi realizza il rigore del 2-2. Dall'incubo bianconero a quello biancoceleste. Ma la Lazio ha uno stellone che la protegge e in una notte d'agosto indossa la maglia di Murgia, classe 1996. Uno dei figli benedetti di Inzaghi. E' il 2-3 che fa riesplodere l'apoteosi laziale. Stavolta in maniera definitiva. Sfatati in un colpo solo tutti i tabù che vedevano la Lazio sempre sconfitta negli ultimi dieci confronti, un solo gol all'attivo e soprattutto mai uno decisivo di Immobile. Ci è andato vicino, stavolta, Ciro. Ma il nome stasera non conta, conta la Supercoppa alzata al cielo di Roma. La quarta della storia biancoceleste, la seconda dell'era Lotito.
 



TUFFO AL CUORE
La Juventus, dopo il ko in Champions a Cardiff, ha riacquistato sembianze umane. La manovra, come già visto nelle amichevoli estive, non è fluida. L'assenza di Bonucci si sente tantissimo, manca un giocatore capace di cucire il gioco. Quando Pjanic e Khedira si abbassano sulla linea di difesa per far partire l'azione la Juve diventa terribilmente vulnerabile. E la Vecchia Signora si è riscopre piccola e fragile. Merito soprattutto di una Lazio perfetta e tutta cuore. Quello chiesto dai tifosi con una coreografia da brividi e che citava Anna Magnani in Mamma Roma: «Dice che chi c'ha l'oro sia un signore, ma pe' me nun conta l'oro...conta er core». Una vittoria da Lazio, da batticuore. Da lacrime. E nella notte del successo in Supercoppa, svanisce il ricordo di Keita è in bianco e nero mentre Roma si tinge ancora una volta di biancoceleste.



LA CRONACA

 

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