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Ripreso mentre fa sesso nel suo ufficio. Il sindaco di Santa Marinella Tidei e il suo rivale: la battaglia a colpi di video hot

Ripreso mentre fa sesso nel suo ufficio. Il sindaco di Santa Marinella Tidei e il suo rivale: la battaglia a colpi di video hot

Le immagini degli incontri hot del primo cittadino finiscono

agli atti dell’indagine per corruzione sul suo avversario: “Fango, intervenga Nordio”

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Uno si vuole rivolgere al ministro della Giustizia, l’altro alla procura di Perugia. Chi abbia ragione ancora non è chiaro. Ma uno scandalo è esploso in un paesino del litorale laziale, Santa Marinella. Dove va in scena una guerra tra il sindaco dem e il più votato dei consiglieri di centrodestra. Il primo cittadino, il 77enne Pietro Tidei, accusa il rivale Roberto Angeletti di voler tentare un golpe per farlo dimettere. L’altro ribatte rinfacciando al sindaco di usare il Comune come una garçonnière.

Tidei filmato da alcune microcamere piazzate dalla procura nel municipio

La vicenda in realtà è intricata. Un fatto però è certo. Le microcamere piazzate dalla procura di Civitavecchia nel municipio di Santa Marinella filmano Tidei in due incontri intimi con altrettante signore tra la fine del 2021 e il 2022. I video hot finiscono, forse per errore — non è ancora chiaro — agli atti di un’inchiesta per corruzione nata dalla denuncia del sindaco stesso contro un ristoratore. che sarebbe stato favorito da alcuni consiglieri comunali suoi rivali. Tidei, ex deputato dem, già primo cittadino di Civitavecchia, al secondo mandato nel Comune del litorale a meno di un’ora di auto dalla Capitale, va su tutte le furie: «Mia moglie è arrabbiatissima, è l’unica che può recriminare qualcosa nei miei confronti. Comunque non ricordo di aver avuto incontri con due signore ma solo con una, cui questa vicenda sta rovinando la vita visto che è impegnata. Scriverò a Nordio affinché vengano fatte delle verifiche, io sono finito nel fango per aver denunciato il malaffare. Non posso accettarlo».

Tidei contro il titolare dell’Isola del pescatore, il ristorante di Totti e Ilary

Ma facciamo un passo indietro. L’inchiesta di Civitavecchia nasce su input di Tidei. Il primo cittadino sente puzza di bruciato. Il sindaco punta il dito contro Fabio Quartieri, titolare dell’Isola del Pescatore, ristorante tra i più blasonati della costa, tappa fissa di calciatori e veline, tra cui Totti e Ilary quando erano una coppia, ma anche ministri e segretari di sindacato. Secondo Tidei, Quartieri starebbe tramando con un paio di consiglieri, tra cui Roberto Angeletti, suo arcinemico, esperto d’informatica e consulente di diverse procure per l’installazione di cimici. Il loro obiettivo sarebbe disarcionarlo dalla guida del Comune sfiduciandolo. Il motivo? Sempre Tidei ritiene di essere l’unico a dire no alle continue richieste del ristoratore per ampliare il suo locale.

Parte l’indagine, i carabinieri piazzano le microcamere in municipio. L’obiettivo è semplice: ascoltare i consiglieri che ammettono tra loro di aiutare il titolare dell’Isola del Pescatore in questa sorta di golpe. Succede invece che in due occasioni, a Comune chiuso, dopo l’orario di lavoro, le videocamere riprendano il primo cittadino, in un’area a disposizione del consiglio comunale, mentre intrattiene rapporti sessuali.

L’indagine va avanti. La procura di Civitavecchia non trova nulla sull’ipotetico tentativo di deporre il sindaco, ma scopre presunti episodi corruttivi tra due consiglieri comunali (uno è proprio Angeletti), e il ristoratore. In sintesi quest’ultimo, secondo i pm, offriva cene per essere informato su quanto accadeva in consiglio comunale sulle pratiche relative alla sua attività. La procura chiede l’arresto di Quartieri e Angeletti. E qui accade un primo fatto singolare: il gip nega l’autorizzazione, boccia l’inchiesta per «mancanza di accordi corruttivi» e scrive al pm, nell’ordinanza, testuali parole: «Non si comprende perché Tidei non sia stato indagato, considerato che gli unici atti del Comune in favore del Quartieri sono stati emessi proprio dal sindaco».

I pm vanno avanti per la loro strada, Tidei rimane fuori dall’indagine mentre per Quartieri e Angeletti, ad aprile, i magistrati chiudono le indagini per corruzione. È in questa fase che Angeletti con il suo avvocato ritira il fascicolo completo con le accuse che lo riguardano per potersi difendere in previsione del processo. Qualcuno, si presume per errore, infila negli atti i due famosi video ripresi dalle microcamere che immortalano Tidei con le due donne. I filmati nulla hanno a che vedere con l’inchiesta, ma finiscono comunque in mano al rivale del sindaco. A Santa Marinella inizia a circolare la voce degli incontri galanti del primo cittadino all’interno del municipio. La voce, alla fine, arriva anche a Tidei, che non ha dubbi su chi ne sia responsabile: Angeletti.

Mercoledì i carabinieri, dopo una nuova denuncia del sindaco, perquisiscono il consigliere, accusandolo di revenge porn per aver fatto circolare i filmati piccanti. «Io non ho diffuso i video — spiega Angeletti a Repubblica — Qualcuno in procura ha sbagliato a mettere quei filmati agli atti dell’inchiesta che ho regolarmente acquisito per difendermi, ma la colpa dell’errore non può ricadere su di me. Mi rivolgerò alla procura di Perugia, competente su quella di Civitavecchia».

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