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“Mamadou era nudo e scalzo sotto la pioggia. A Viterbo nessuno si è fermato ad aiutare il bimbo”

Foto d'archivio

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A sei anni si era sdraiato in una via del centro spaventato dai tuoni, sotto il diluvio. Nell’indifferenza più totale dei passanti. A raccontarlo con un lungo post su Facebook è Giuseppe Picchiarelli, avvocato. È stato lui a notarlo, soccorrerlo e portarlo a casa
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Un bambino di sei anni cammina nudo e scalzo sotto la pioggia, poi si sdraia a terra in una delle vie più trafficate di Viterbo, nessuno si ferma. Accade tutto nell’indifferenza più totale. A raccontarlo con un lungo post su Facebook è Giuseppe Picchiarelli, che di professione fa l’avvocato.

Stava andando in ufficio, quando si è trovato davanti a una scena tremenda. “Questa mattina sotto il mio studio trovo sdraiato in terra un bambino, completamente nudo e scalzo, mentre fuori diluviava e non era affatto caldo”, scrive.

Allora “mi avvicino” e “chiedo se stesse bene”. Il piccolo “si alza, si avvicina a me e cominciamo a parlare”.

Gli dice “che si chiama Mamadou e che è fuggito di casa”. L’avvocato non ha esitato: “In studio avevo un costume che avevo comprato per mio nipote sbagliando taglia e glielo metto, mentre un ragazzo che lavora in un negozio vicino gli fa indossare una maglietta così da ripararlo dal freddo del primo mattino”.

Il bimbo di sei anni è originario della Guinea, si era allontanato da solo dal centro di accoglienza di via Garbini presso l’hotel Balletti. 

L’avvocato lo porta a casa dove “mi racconta di avere sei anni, che a settembre sarebbe andato a scuola e tante altre cose”. Così “cerco di tranquillizzarlo, poi lo prendo in braccio e gli dico che forse sarebbe stato il caso di tornare a casa perché la mamma era sicuramente preoccupata”.

“Non ci voglio andare”, ha risposto il bambino. “Aveva paura che lo avrebbe picchiato”. Intanto “arrivano la polizia e l’autoambulanza che avevamo prudenzialmente contattato e anche loro si sono prodigati per portare indumenti e calore umano”.

A quel punto i due si sono dovuti separare.

“Mamadou è probabilmente tornato nel centro da cui era fuggito — scrive ancora su Facebook Picchiarelli — ma non riesco a togliermi dalla mente il suo sguardo perso nel vuoto tra paura e smarrimento”.

L’avvocato non riesce nemmeno a spiegarsi come “sia potuto accadere che un bambino di sei anni cammini nudo e scalzo sotto la pioggia in una delle vie centrali più trafficate di Viterbo a quell’ora senza che nessuno si fermi”.

Sul posto sono intervenuti 118 e poliziotti, hanno rintracciato la madre del piccolo, che rischia una denuncia per abbandono di minore.

Il piccolo Mamadou “è invisibile perché la sua fragile esistenza ci richiama alle nostre responsabilità sbattendocele in faccia, è un fantasma che i tanti onesti cittadini che a quell’ora attraversavano Viterbo hanno preferito non vedere, girando il capo dall’altra parte”. Infine un saluto di buon auspicio: “Buona vita, piccolo Mamadou, anche se in questo squallido mondo non sarà facile”.

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