Siccità a Roma, Zingaretti proclama
lo stato di calamità naturale

di Maria Rosa Pavia

Il presidente della Regione ha dichiarato che il provvedimento «servirà ad adottare le prime misure», ma ha avvertito: «Dobbiamo prepararci a una situazione molto critica»

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Il Tevere in secca (LaPresse)

«Annuncio che nelle prossime ore proclameremo lo stato di calamità naturale. L’emergenza climatica non è un problema del futuro ma del presente». Così, il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti ha annunciato l’imminente adozione della disposizione.

Zingaretti ha precisato che «lo stato di calamità servirà ad adottare le prime misure, a invitare i sindaci alle prime misure di contenimento» e ha avvertito che «dobbiamo prepararci a una situazione molto critica e dovremo basarci sul risparmio idrico, in tutte le attività a cominciare dai consumi familiari e anche alla ricerca di forme di approvvigionamento».

La causa principale è l’assenza di precipitazioni: da inizio anno sulla Capitale sono caduti 137 millimetri di pioggia rispetto ai 357 di media degli ultimi sedici anni. Nel resto della regione va perfino peggio: non si arriva a 100 millimetri. L’acqua per l’agricoltura è già stata razionata a Latina e Frosinone, mentre nei prossimi giorni si attendono provvedimenti anche per Rieti.

Già nei giorni scorsi Erasmo D’Angelis , segretario generale dell’Autorità di bacino distrettuale dell’Appenino centrale aveva espresso i suoi timori in questo senso: «Siamo davvero preoccupati. Se entro venti giorni non pioverà, dovremo cominciare a razionare l’acqua. Non avremo alternativa: partiremo dall’agricoltura, ma poi potremo anche arrivare a quella potabile delle case». L’esperto aveva concluso: «È una questione molto delicata, il rischio è che questa venga ricordata come l’annata peggiore della nostra storia climatica».

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20 giugno 2022 (modifica il 20 giugno 2022 | 20:30)