12 novembre 2019 - 12:42

Mondo di mezzo, Salvatore Buzzi resta in carcere: respinta l’istanza

La decisione della Corte d’Appello dopo la sentenza della Corte di Cassazione che ha fatto cadere anche nei suoi confronti l’accusa di mafia. Il ras delle cooperative rimane nell’istituto di massima sicurezza di Tolmezzo

di Redazione Roma

Mondo di mezzo, Salvatore Buzzi resta in carcere: respinta l'istanza
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Resta in carcere Salvatore Buzzi, ras delle cooperative romane, e figura-chiave nel processo Mondo di Mezzo. La Corte d’Appello di Roma ha rigettato l’istanza avanzata nei giorni scorsi dai difensori dopo la sentenza della Corte di Cassazioneche ha fatto cadere anche nei suoi confronti l’accusa di mafia.

Mafia Capitale, gli imputati e le sentenze
Massimo Carminati

A Tolmezzo

Buzzi, assistito dagli avvocati Alessandro Diddi e Piergerardo Santoro, resta dunque nel carcere di Tolmezzo, vicino a Udine. L’istanza di scarcerazione presentata dai legali chiedeva la liberazione di Buzzi e, in subordine, i domiciliari.

La Cassazione

Secondo la sentenza del 22 ottobre scorso, della sesta sezione penale della Cassazione, presieduta da Giorgio Fidelbo, non fu mafia quella del «Mondo di mezzo» e Salvatore Buzzi e Massimo Carminati non avevano messo in piedi un’unico gruppo criminale ma due associazioni che poco o nulla avevano a che vedere l’una con l’altra. Con una decisione che ha ribaltato il secondo grado di giudizio la Cassazione ha annullato la condanna per 416 bis a Buzzi e Carminati, che in appello erano stati condannati rispettivamente a 18 anni e quattro mesi e 14 anni e mezzo, e quelle per gli altri 15 accusati di reati di mafia, tra cui l’ex capogruppo Pdl in Regione Lazio Luca Gramazio (8 anni e 8 mesi in appello). Due gli assolti mentre per 21 imputati, tra cui Buzzi e Carminati, si aprirà un nuovo processo di appello per ridefinire le pene e discutere alcuni reati fine.

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