9 maggio 2019 - 23:57

Ponte Sisto, nei video l’assassino di Imen: «L’ha spinta giù»

L’ex atleta tunisina Imen Chatbri uccisa da un uomo che conosceva. Decisiva anche la testimonianza di un amico

di Fulvio Fiano

Ponte Sisto, nei video l’assassino di Imen: «L’ha spinta giù»
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Femminicidio, con i contorni «classici» dello stalking seguito forse a un rifiuto. I contorni della morte di Imen Chatbri, la donna tunisina di 37 anni, ex campionessa di eptatlon finita in disgrazia e trovata cadavere il 2 maggio all’altezza di Ponte Sisto, in pieno centro a Roma, sono ormai chiari per la procura: omicidio premeditato. Il sospettato, a cui si è arrivati da un meticoloso puzzle di video e a una decisiva testimonianza, sembra avere le ore contate. Si tratterebbe di un uomo, quasi certamente un connazionale, conosciuto da poco, che dopo il loro incontro quella sera l’ha pedinata nell’ombra e alla prima occasione, mentre lei si appoggiava al parapetto del lungo Tevere dei Vallati, l’ha sollevata dalle caviglie e scaraventata sulla banchina dieci metri più giù, uccidendola. Altro che suicidio di una persona “sbandata”, come ipotizzato nelle prime ore.

Ma non manca un aspetto ancora misterioso. Nell’ultima parte della sequenza ricostruita mettendo in fila le immagini di videosorveglianza lungo il percorso seguito dalla donna, da piazza Venezia verso Trastevere, si vede l’assassino scendere al livello dell’acqua dove lei giace, prelevare qualcosa dalla sua borsa e allontanarsi. Tra gli oggetti della vittima manca il telefono e forse qualcosa altro. L’uomo voleva derubarla o nascondere le prove della loro, seppur breve, relazione?

Gli agenti del commissariato Trevi, coordinati dal pm Antonio Verdi e dal procuratore Maria Monteleone, hanno nelle mani la prova chiave della testimonianza di un olandese, che per alcuni giorni è stato ospite di Imen nell’appartamento che la donna divideva con un romeno. L’olandese, pur se in una condizione di disagio personale, ha mostrato grande lucidità nel suo racconto. A lui gli agenti sono arrivati su indicazione del coinquilino della vittima e gli hanno parlato di una rapina subita dalla amica con la quale aveva rotto proprio quella sera, sperando di indurlo in contraddizione. Lui ha fornito la descrizione del presunto omicida, del quale la 37enne gli aveva già parlato con preoccupazione e che corrisponderebbe anche nel fisico al profilo intuibile dalle telecamere. Appresa la morte di Imen, l’olandese è poi scoppiato in lacrime.

La donna ha avuto anche un marito italiano, violento a dire delle persone che la conoscevano, ma col quale non aveva più contatti da tempo. Finita la carriera da atleta (medaglia di bronzo ai Giochi Africani nel 2002), Imen ha dovuto superare due tumori al seno. Negli ultimi anni si è spesso arrangiata come ha potuto ma stava cercando di rimettersi in piedi anche dal punto di vista economico. Sui social si faceva chiamare Miscia Love, amava la palestra e sembrava ottimista. «Duro lavoro e mai arrendersi», rispondeva a una amica che le chiedeva il segreto degli addominali scolpiti in foto. Quella sera aveva forse bevuto troppo e non si è accorta dell’uomo spuntato dal nulla che l’ha lanciata nel vuoto.

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