12 febbraio 2019 - 11:59

Inaugurazione anno giudiziario, Patroni Griffi: «La superbia trascina l’élite verso la casta»

Il presidente del Consiglio di Stato ha anche aggiunto: «Ciò che non regge più il sistema disciplinare. Con chi sbaglia il sistema disciplinare deve essere rigoroso e tempestivo. perché la terzietà della magistratura è un bene prezioso»

di Virginia Piccolillo

Inaugurazione anno giudiziario, Patroni Griffi: «La superbia trascina l’élite verso la casta»
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Richiama a «rispetto reciproco» tra tecnici e politici, invoca una riforma disciplinare perché il «sistema non regge più» e invita i giudici amministrativi a evitare l’«errore di superbia che trascina qualsiasi élite verso l’essere casta». Nella relazione per l’inaugurazione dell’anno giudiziario amministrativo il neopresidente Filippo Patroni Griffi, di fronte al presidente Sergio Mattarella, il premier Giuseppe Conte, e le più alte autorità dello Stato, affronta tutte le tensioni che hanno scosso il Consiglio di Stato e i suoi rapporti con la politica. E lancia un appello: «In un momento in cui l’elogio dell’incompetenza prevale sul merito» e in cui si oscilla tra «meritocrazia declamata e rifiuto dei saperi», evidenzia, «le istituzioni tutte devono fare uno sforzo di onestà intellettuale anziché delegittimarsi l’un l’altra».

«Distinzione dei ruoli»

«Il connubio fra tecnici e politici non è facile». Servono «una chiara e leale distinzione dei ruoli» e il «rispetto reciproco». Il presidente del Consiglio di Stato Filippo Patroni Griffi nella relazione sull’attività della giustizia amministrativa affronta uno dei temi caldi del momento, le tensioni tra la politica e i grand commis e i poteri indipendenti. E lo fa ricordando che proprio la giustizia amministrativa costituisce un «serbatoio di eccellenza» da cui la politica continua a attingere per ricoprire incarichi istituzionali.

«Serve una riforma»

In un Consiglio di Stato che nell’anno appena concluso ha dovuto affrontare il caso Bellomo e ora quello di indagini per corruzione che mettono sotto accusa giudici amministrativi Patroni Griffi ammette: «Ciò che non regge più il sistema disciplinare. Serve una riforma che renda semplici e tempestiva la reazione all’illecito con tutte le garanzie richieste. Di seguito avvertiremo forte anche l’esigenza dell’accelerazione dell’indagine e di processi penali che spesso interferiscono con il potere disciplinare. Con chi sbaglia il sistema disciplinare deve essere rigoroso e tempestivo. perché la terzietà della magistratura è un bene prezioso. Ma singoli casi non possono legittimare indiscriminatamente un intero corpo di magistrati».

Conte: «Rispondiamo ai cittadini»

Faremo il possibile per promuovere un potenziamento del sistema disciplinare nella giustizia amministrativa mirato a rendere ancora più affidabile il sistema». Il governo, aggiunge Conte, pur confrontandosi con la magistratura «non deve rispondere alle attese» dei magistrati. Ma, sostiene, «Rispondiamo solo ed esclusivamente ai cittadini»

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