Vaticano

Francesco: "Immagino la morte come Papa in carica oppure emerito. E qui, a Roma. In Argentina non torno"

Pubblicato un libro sulla salute dei Papi nella quale Bergoglio dice di non avere paura e racconta dell'operazione al polmone subita da giovane
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Lei pensa alla morte? "Sì". Ha paura? "No. Per nulla". Come immagina la sua morte? "Come Papa, in carica oppure emerito. E qui, in Roma. In Argentina non torno", dice.

È uscito in queste ore un libro di un giornalista argentino, Nelson Castro, intitolato "La salud de los Papas" ("La salute dei Papi"). Al suo interno c’è una lunga intervista a papa Francesco anticipata dal quotidiano La Nación nella quale Bergoglio svela parte del suo futuro: da Papa in carica o da Papa emerito resterà a Roma, un ritorno nel suo Paese di origine è escluso.

La notizia non è di poco conto perché Francesco, che al momento non pensa alle dimissioni, non esclude che in futuro possano esservi. E, insieme, dice che il posto dove abiterà fino alla fine dei suoi giorni è Roma. Bergoglio non è mai tornato in Argentina dopo l’elezione del 13 marzo del 2013. Partito con un bagaglio leggero perché convinto di dover far ritorno a Buenos Aires subito dopo il conclave, è rimasto invece in Vaticano decidendo di abitare a Santa Marta. Più volte durante i voli papali gli è stato chiesto se pensasse alla possibilità di dimettersi e ha sempre detto di no. Anche se, come si evince dal libro reso noto oggi, la possibilità è contemplata.

Il colloquio di Francesco con Nelson Castro è avvenuto due anni fa, il 16 febbraio 2019. Il Papa parla diffusamente della sua salute. Dice di sentirsi bene e di non avere mai avvertito limitazioni alla sua attività dopo l'asportazione di un polmone avvenuta quando era giovane. Ricordando il ''difficile momento'', nel 1957, a 21 anni, quando subì l'asportazione del lobo superiore del polmone destro a causa di tre cisti, Bergoglio racconta: “Quando mi sono ripreso dall'anestesia, il dolore che sentivo era molto intenso. Non è che non fossi preoccupato, ma ho sempre avuto la convinzione che sarei guarito”. E ancora: “Non ho mai sentito alcuna limitazione nelle mie attività”. Anche nei diversi viaggi internazionali – dice - "non ho mai dovuto limitare o cancellare" nessuna delle attività programmate: “Non ho mai provato affaticamento o mancanza di respiro (dispnea). Come mi hanno spiegato i medici, il polmone destro si è espanso e ha coperto tutto l'emitorace omolaterale”.