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Europeo volley, l’Italia batte la Bosnia 3-0 e vola agli ottavi. Egonu titolare: “Sono a disposizione”

La festa a fine partita (De Sanctis-Galbiati-Rubin/FIPAV)

La festa a fine partita (De Sanctis-Galbiati-Rubin/FIPAV)

 
Con Antropova fuori (riposo precauzionale) spazio al nuovo opposto di Milano: 16 punti. Mazzanti: “Non ho mai perso Paola”. A Firenze le azzurre contro la quarta del girone che si gioca in Estonia
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Con Paola Egonu titolare ed Ekaterina Antropova a riposo, l’Italia vince il girone e passa alla seconda fase degli Europei con una giornata di anticipo. Al PalaGianniAsti di Torino la squadra di Davide Mazzanti ha battuto la Bosnia Erzegovina 3-0 (25-21 25-17, 25-19), trovato la quarta vittoria dopo Romania, Svizzera e Bulgaria senza cedere un set, e ora si prepara agli ottavi di finale a Firenze: sabato al Palazzo Wanny troverà la quarta classificata del girone che si gioca in Estonia, ci sono buone possibilità che l’avversaria sia la Spagna. Martedì invece i quarti di finale potrebbero essere contro la seconda del girone D (Francia) o la terza del girone italiano (Romania o Svizzera). Mercoledì intanto la prima fase si conclude alle 21.15 col match ormai ininfluente con la Croazia. 

Egonu a fine partita (De Sanctis-Galbiati-Rubin/FIPAV)

Egonu a fine partita (De Sanctis-Galbiati-Rubin/FIPAV)

 

Mazzanti: “Non ho mai perso Egonu”

“Paola non l’ho mai ritrovata perché non l’ho mai persa” rivendica Mazzanti dopo giorni di gestione impegnativa del dualismo Antropova-Egonu, “Quel che è sempre più evidente è che il nostro modo di stare in campo è qualcoa di speciale che stiamo condividendo col pubblico. Rispetto agli anni scorsi sento una responsabilità diversa, c’è qualcosa da condividere: questa squadra ha tanti messaggi da condividere, e il modo di giocare è uno di questi”.

Egonu: “A disposizione del gruppo”

“E’ stato bello essere in campo con le mie compagne qui a Torino” racconta alla Rai Paola Egonu. “Sono soddisfatta della partita che abbiamo vinto. È stata una gara che ci ha permesso di trovare il giusto ritmo in campo e migliorare quelle cose che ci serviranno quando arriveranno le partite toste e più impegnative”. Sul lungo periodo di stop che si è presa dopo la fine della stagione in Turchia, saltando la Nations League, l’opposto commenta: “Sto bene e il mese e mezzo di riposo mi è servito per recuperare sia fisicamente che mentalmente. Sono carica e a disposizione del gruppo in ogni modo. Ho sofferto il caldo ma ho tenuto”.

Il quarto sold out per le azzurre

Questa volta Egonu e Antropova si sono invertite le parti, e se con la Bulgaria Paola è rimasta fuori per un dolorino muscolare, stavolta con la Bosnia un problema addominale ha fermato Ekaterina. Ad accompagnare l’opposto di Cittadella sono state Pietrini, Sylla, Lubian, Danesi, con Orro palleggiatrice e Fersino libero. Anche questa volta c’è stato il sold out, con 3800 biglietti venduti: il pubblico sta accompagnando con entusiasmo la nazionale anche se gli Europei si decideranno non in Italia ma con le finali in Belgio.

La gioia delle azzurre (De Sanctis-Galbiati-Rubin/FIPAV)

La gioia delle azzurre (De Sanctis-Galbiati-Rubin/FIPAV)

 

Il primo set si è aperto e chiuso con Paola Egonu, che ha realizzato il primo punto dell’Italia (ritrovando l’invito di Orro), e pure l’ultimo con l’attacco del 25-21. In totale, 8 punti di cui 5 subito, che hanno testimoniato la voglia di giocare che la divorava, e la condivisione di momenti importanti con compagne come Myriam Sylla. Anche lei scatenata (6 punti nel primo set), e pronta a ringraziarla allungandole una pacca amichevole quando Paola ha salvato una palla incredibile trasformata dalla schiacciatrice in 13-12 nel momento in cui la Bosnia stava tornando sotto. A colpire duro anche Elena Pietrini con 4 punti.


Il secondo set ha visto presto l’Italia allontanarsi (16-9), salvo poi concedere un po’ di respiro a una Bosnia mai veramente pericolosa, ma capace di belle giocate con una Begic al 100 % in ricezione in questa fase. Si appannava un po’ Egonu, mentre Sylla continuava a macinare punti (6 nel secondo set). Il servizio non era più decisivo, a differenza del primo set. Trovavano punti e minuti in campo invece Degradi, Nwakalor, Squarcini. 25-17 alla fine.


Nel terzo set andava a punti al termine di un’azione interminabile anche la più giovane, Omoruyi, che faceva poco dopo il bis. Ma poco prima, Paola Egonu metteva in mostra le sue capacità eccezionali, con una schiacciata dalla seconda linea che sfiorava i 100 all’ora. 25-19 alla fine con parziali di 8-5, 16-12, 21-15 a confermare una condotta in sicurezza pressoché totale. 16 punti alla fine per Egonu (2 al servizio, 62 % in attacco), 14 per Sylla, 9 di Pietrini (col 44% in ricezione), mentre uscita dalla panchina Squarcini ne contava 6.

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