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Sci, Mondiali Cortina: Vinatzer illude, poi è quarto nello slalom

Il 21enne azzurro, secondo dopo la prima manche, finisce ai piedi del podio alle spalle di Foss-Solevaag, Pertl e Kristoffersen. L'Italia chiude la rassegna iridata con due medaglie, Roda: "Mi aspettavo sinceramente qualcosa di più"
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Il sogno non si compie, Alex Vinatzer è 4° nello slalom conclusivo dei Mondiali di Cortina a 74 centesimi dal podio, dopo che aveva chiuso la prima manche col 2° crono. Vince il norvegese Sebastian Foss-Solevaag (in 1'46"48) che con i suoi compagni aveva vinto il titolo anche nel team event, mentre l'argento a 21 centesimi è dell'austriaco Adrian Pertl, riserva del Wunderteam, che era stato leader dopo la prima run. Il bronzo (a +0''46) con una grande rimonta dal 6° crono del mattino, al norvegese Henrik Kristoffersen.

Nuove regole

In una gara criticata per il fatto che alla vigilia è stato deciso di cambiare le regole con l'inversione nella seconda manche dei primi 15 (anziché i primi 30) per paura che la pista cedesse, si chiude così un campionato dolce amaro per l'Italia con un oro per Marta Bassino in un parallelo molto contestato e l'argento inaspettato in gigante del 30enne Luca De Aliprandini. Nello slalom, la squadra sperava proprio su Alex: il gardenese, 21 anni, reduce da un gennaio molto complicato dopo 5 gare sbagliate e le ultime due lontano in classifica, anche se non riesce a mettere l'ultima zampata per colpa di qualche sbavatura nella discesa conclusiva, torna dalle parti dei grandi come a inizio stagione (3° a Campiglio, 4° in Badia).

"Sul sale non mi trovo bene"

"Il quarto posto è un po' quello sfigato ma sapevo che era difficile. C'è tanto amaro in bocca, o almeno dolce amaro. Nella seconda manche hanno salato la pista e io sul sale non mi trovo ancora bene, devo ancora imparare tanto. Però è vero che è un risultato di grande fiducia soprattutto dopo un mese di gennaio molto difficile e un dicembre in cui mi sono operato di appendicite e ho perso 5 chili. Nella seconda manche ho cercato di prendere il ritmo della prima ma ho commesso qualche sbavatura qui e lì. Comunque il podio era lontano quasi 8 decimi. Sono contento lo stesso per essere tornato là davanti, certo con il Mondiale in casa sarebbe stato un sogno".

Ancora proibito, sebbene per lui, in termini personali, "è un segnale positivo dopo un gennaio con tante critiche, penso sia stato un bel riscatto e che alla fine il lavoro paghi sempre. Ho solo 21 anni, quello che è successo oggi mi dà molta esperienza per il futuro, mi servirà per le Olimpiadi dell'anno prossimo e per i successivi Mondiali".

Roda: "Mi aspettavo qualcosa di più"

Per questi, anche il presidente della federazione Flavio Roda ammette qualche delusione: "Mi aspettavo sinceramente qualcosa di più ma è un Mondiale e bisogna accettare il risultato: l'importante è che ci abbiano provato tutti fino alla fine. Non è però tutto negativo, dobbiamo essere corretti e dire che comunque l'Italia c'è e che nei grandi eventi fa sempre un po' fatica. Il settore maschile, negli ultimi tempi più in difficoltà, invece ha dato un grandissimo segnale perché i nostri sono stati sempre in gara. Dalle ragazze ci aspettavamo molto di più anche se l'oro di Marta Bassino è stato bellissimo, ma forse siamo arrivati penalizzati e condizionati dall'infortunio di Sofia Goggia".

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