"Sarebbe stato difficile vincere anche se avessimo giocato alle 21 ma averci fatto giocare alle 12.30 è stata un'imboscata''. Maurizio Sarri non riesce a godersi appieno il successo sul Lecce che consente alla Lazio di rimanere saldamente agganciata al treno per la Champions. "Venivamo da una gara intensa e dispendiosa come il derby e c'era il rischio down contro un avversario che ci ha sempre creato difficoltà", spiega. "Per un tempo infatti l'abbiamo pagata. Per fortuna è andata molto meglio nel secondo".
Sarri: "All’Olimpico terreno da amatori"
Il tecnico biancoceleste se la prende ancora con il manto dell’Olimpico: "Non mi vengono aggettivi, è un terreno ingiocabile. È dipinto, manca l'erba in molti punti. Tutte le squadre che vengono a giocare qui, da 1 a 5, danno come valutazione 0. È un campo da amatori. È imbarazzante che il calcio italiano sia ridotto così, poi è chiaro che all'estero non ti guarda nessuno. Non ci sono soldi per fare gli stadi e lo capisco, ma che non ci siano per rifare un manto erboso, non lo capisco". Sul prato dell'Olimpico, il pallone, dice Sarri, "è un'entità viva che va per i cavoli suoi".
"Supercoppa a Riad non è sport, è 'prendi i soldi e scappa'"
Sarri è in fiume in piena e torna in polemica con la Lega quando si parla del prossimo fondamentale appuntamento per la Lazio, la Supercoppa a Riad: "Questo è tutto fuorché sport, è 'prendi i soldi e scappa', in maniera miope. Andare fino in Arabia è il segno di un campionato che ha bisogno di soldi e lo cerca nelle maniere meno opportune. La finale di FA Cup si gioca da 120 anni a Wembley...", dice rincarando la dose. "Noi si va a elemosinare in giro per il mondo. Con tutti i problemi che ci sono, si fa la Supercoppa a 4... Se il calcio moderno è questo, sono felice di essere vecchio", conclude amaramente.
