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Maria Sole Ferrieri Caputi pronta a scrivere la storia: sarà la prima arbitra in serie A

Maria Sole Ferrieri Caputi
Maria Sole Ferrieri Caputi 
Prima donna a dirigere una squadra del massimo campionato (Cagliari-Cittadella di Coppa Italia a metà dicembre), la 31enne livornese è pronta a rompere il tabù: è dottoressa in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali, con anche laurea magistrale in Sociologia, e lavora come ricercatrice a Bergamo 
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ROMA - Stasera sarà in campo a fischiare in Feralpisalò-Palermo, gara di andata della semifinale playoff per la promozione in serie B, ma fra qualche mese Maria Sole Ferrieri Caputi calcherà palcoscenici ancora più prestigiosi, quelli del massimo campionato. Sarà lei infatti, nata il 20 novembre 1990 a Livorno, a rompere il tabù: il primo arbitro donna della serie A. Non c'è ancora l'annuncio ufficiale, però una forte indicazione in tal senso arriva proprio da Coverciano, dove nella giornata di martedì s'è svolto un incontro fra i direttori di gara e la stampa, voluto dal presidente dell'Associazione italiana arbitri, Alfredo Trentalange. E proprio l'ex fischietto torinese, che con la sua governance ha dato impulso all'arbitraggio femminile nel calcio degli uomini con l'obiettivo dichiarato nei mesi scorsi di una prima volta in A entro due anni, ha tenuto a precisare che, se davvero nel campionato 2022/23 ci sarà il fatidico esordio "sarà per merito e non per privilegio". E dunque tutti gli indizi portano alla 31enne toscana, che nella vita si divide fra il calcio e l'impiego a Bergamo in un centro studi di diritto del lavoro (fondazione Adapt) e all'Università come ricercatrice.

Prima donna a dirigere una squadra di A in Coppa Italia

Anche perché Maria Sole Ferrieri Caputi ha già scritto una pagina di storia del calcio italiano: a dicembre dello scorso anno è stata la prima donna a dirigere una squadra di Serie A, in occasione di Cagliari-Cittadella, sedicesimo di finale di Coppa Italia. Una prestazione convincente, sempre vicina all'azione, fischiando poco ma bene, senza fare sconti a nessuno: tre cartellini gialli e tre gol annullati, uno con la correzione del Var. Ha sfoderato sorrisi e sicurezza, anche quando la tensione tra i giocatori in campo è salita, gettando così un raggio di speranza sulla possibile accelerazione del percorso. "Non posso che essere orgoglioso di lei, perché rappresenta la crescita di un forte movimento, quello femminile, che sta realizzando un sogno di civiltà, con applicazione, impegno e passione", aveva commentato proprio Trentalange.

Lauree in Scienze Politiche e Sociologia

Nata a Livorno, Maria Sole Ferrieri Caputi è dottoressa in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali all'università di Pisa e ha conseguito anche la laurea magistrale in Sociologia all'Università di Firenze. Dai libri, al campo, sono arrivate anche nell'arbitraggio le prime soddisfazioni: dopo l'iniziale percorso nelle categorie provinciali e regionali (lei stessa ha raccontato che una mamma la aspettò fuori al termine della partita d'esordio...), è arrivato anche il debutto in Serie D il 15 novembre del 2015: il match era quello tra Levico e Atletico San Paolo. Poi l'ascesa alla serie professionistiche, con un ultimo storico passo che sembra ormai davvero vicino. Del resto, ai Mondiali in Qatar di novembre-dicembre saranno ben tre le donne a fischiare: la francese Stephanie Frappart, la rwandese Salima Mukansanga e la giapponese Yoshimi Yamashita. E chissà che non sia davvero arrivato il momento anche per la serie A di adeguarsi ai tempi che cambiano, almeno in questo. E non certo per quote rosa o questione ideologica, ma perché - proprio a sentire gli stessi addetti ai lavori - sono diverse le donne in grado di ambire al grande salto. Maria Sole è pronta ad illuminare la strada, anche per altre colleghe che possano seguire i suoi passi.

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