Sport

Lega serie A, Dal Pino rieletto presidente: ma si riserva di accettare. "Non vedo slittamenti sulla questione fondi"

Da sinistra: Paolo Dal Pino e Luigi De Siervo (ansa)
Il manager milanese ha ottenuto 14 voti nella seconda votazione ma non ha sciolto la riserva sulla sua permenenza. Poi annuncia: "Per noi la Supelega non esiste". De Siervo resta amministratore delegato, Agnelli e De Laurentiis nel cda della Media company
2 minuti di lettura

Paolo Dal Pino è stato rieletto presidente della Lega Serie A con 14 voti nella seconda votazione. Il numero uno uscente, tuttavia, ha comunicato all'assemblea che si riserverà se accettare o meno la nomina nell'arco della prossima settimana. La prima votazione si era conclusa con una fumata nera, con soli 10 voti per il manager milanese: nella seconda, Dal Pino ha invece raggiunto il quorum di 14 voti.

Si pensava che sarebbe andato tutto liscio ma non è stato così. Dal Pino aveva dato la sua disponibilità a continuare nell'incarico dopo un solo anno di presidenza, ma c'è ancora un blocco di società, legate a Claudio Lotito, che è contro. Anche se non è stato presentato nessun candidato alternativo. La Lega di A è sempre stata così, litigiosa, spaccata. Da Pino, in questo periodo così travagliato, ha lavorato in sintonia totale con il n.1 del calcio italiano, Gabriele Gravina.

La partita dei Fondi

Rieletto in prima votazione, nel ruolo di amministratore delegato, anche Luigi De Siervo: per lui 15 voti. Per il manager fiorentino si tratta del secondo mandato come ad della Lega maggiore, dopo la prima elezione avvenuta il 20 dicembre 2018. Alcuni club dopo il primo voto hanno chiesto se proseguire con la votazione del presidente oppure con le altre all'ordine del giorno. Diciotto club su venti hanno deciso di continuare con la votazione del numero 1 della Lega. È così che è risultato rieletto Paolo Dal Pino, seppur con riserva se accettare o meno. Il presidente in questo periodo ha portato in porto il progetto dei Fondi, che investiranno 1 miliardo e 700 milioni nel calcio italiano, salvando non pochi club dal fallimento. Ma evidentemente non tutti sembrano convinti...

Scaroni: "È andata come doveva andare"

Nel corso dell'assemblea di oggi i 20 club hanno eletto consiglieri di Lega il presidente del Milan Paolo Scaroni, fra i maggiori sostenitori di Dal Pino, poi Luca Percassi ad dell'Atalanta, il presidente del Verona Maurizio Setti e quello del Cagliari Tommaso Giulini. Per Percassi e Scaroni è una conferma. Uscito dal consiglio Antonello (Inter) mentre Campoccia (Udinese) si era dimesso lo scorso 17 maggio e non era stato sostituito. Conferma per Lotito e Marotta, rieletti come consiglieri federali. Si era candidato anche Fenucci del Bologna. La Lega ha eletto anche cinque membri per il cda della Media Company che sta nascendo: si tratta di Agnelli, De Laurentiis, Campoccia, Fienga, Fenucci. Per il sesto posto ballottaggio nella prossima assemblea fra Vidal e Carnevali, verrà scelto anche il presidente (Dal Pino se accetterà). "L'assemblea è stata una cosa lunga ma è andata bene. Polemiche sull'elezione del presidente? No, tutto a posto, è sempre un po' complicata ma è andata come doveva andare", ha spiegato Paolo Scaroni. n.1 del Milan. Stessa posizione di Beppe Marotta: "Tutto chiarito, sono dinamiche tipiche delle assemblee", ha detto l'ad dell'Inter.

Dal Pino: "Per noi la Superlega non esiste, la questione fondi non slitterà"

"Gli incarichi in quanto tali non mi interessano, ho apprezzato di aver ottenuto 14 voti, ma mi prenderò dei giorni per ragionarci", ha detto Dal Pino al termine dell'assemblea dei club. "Slittamento per trattativa coi fondi? Non credo, può esserci masochismo ma non fino a quel punto. Sull'altro tema di giornata, quello della Superlega, Dal Pino ha aggiunto: "Sapete che per noi la Superlega non esiste, riteniamo ci siano competizioni come la Champions ed Europa League a cui si possono fare delle modifiche. Ma la Superlega non la immaginiamo neanche, siamo totalmente contrari". L'assemblea che dovrà discutere dei diritti tv è stata convocata per il 28 gennaio a Milano.

I commenti dei lettori