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Juventus-Verona 1-1, Kulusevski risponde a Favilli

Dejan Kulusevski dopo il gol del pari (agf)
Gli ospiti mettono a dura prova i campioni d'Italia, sbloccano con il centravanti appena entrato, poi lo svedese, in campo da poco al posto di uno spento Bernardeschi, firma il gol del pari. Terzo pari in cinque giornate per la squadra allenata da Pirlo
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TORINO – Terzo pareggio in cinque giornate. In questo strano avvio di campionato che fornisce poche certezze, la Juventus non fa di certo eccezione. I bianconeri faticano contro l’abnegazione feroce dell’Hellas Verona, hanno la quantità di talento necessaria per creare comunque diverse occasioni ma non vanno oltre l’1-1. Pirlo finisce per perdere anche Bonucci – problema muscolare a un quarto d’ora dalla fine – in quella che sembra a tutti gli effetti una sorta di maledizione legata ai centrali difensivi: a Kiev aveva alzato bandiera bianca Chiellini, de Ligt è ancora fermo ai box. Chi esce dal campo dell’Allianz Stadium con i pugni stretti per la soddisfazione è invece Ivan Juric: il bottino dell’Hellas – come quello della Juve – è amplificato da una vittoria a tavolino, ma gli 8 punti raccolti fin qui rappresentano comunque un buon viatico in ottica salvezza.

Cuadrado spreca


Solito assetto per i bianconeri, che costruiscono con la linea arretrata a 3 ma quando c’è da difendere si schierano con il 4-4-2: Bernardeschi è l’esterno a sinistra, Ramsey copre solo nominalmente l’out di destra, fluttuando tra le linee quando il possesso torna bianconero e Cuadrado prende campo e fiducia. La curiosità è per l’intesa tra Morata e Dybala ma nel primo tempo a convincere è soprattutto il Verona. I dettami di Juric sono quelli di sempre: grande aggressività dei centrali difensivi, con Lovato che si conferma a buonissimi livelli, e il solito lavoro di cucitura sulla trequarti dei due fantasisti. Colley è una spina nel fianco per il pacchetto arretrato bianconero, Zaccagni ci mette quel pizzico di riflessione in più, potendo contare su meccanismi già collaudati quando c’è da cercare il fraseggio stretto con Lazovic sulla sinistra. La Juventus raramente riesce a respirare sulla pressione dell’Hellas, ma nei momenti in cui ce la fa scopre di avere spazi da aggredire: Rabiot pesca benissimo l’inserimento centrale di Bernardeschi, il sinistro rasoterra scalda i guanti di Silvestri. Il Verona segna con Colley ma il fuorigioco sull’invito di Kalinic è netto, i padroni di casa vanificano con Cuadrado la migliore azione del primo tempo: Bernardeschi per Ramsey che da sinistra centra all’indietro, il colombiano chiude gli occhi e sceglie la potenza, traversa piena. Serve l’occhio del Var per negare a Morata il quarto gol in otto giorni: delizioso il tocco sotto sul filtrante di Cuadrado, la tecnologia rileva un fuorigioco millimetrico che spedisce le squadre negli spogliatoi sullo 0-0.

Kulusevski risponde a Favilli


Juric opta per tre cambi nei primi 10 minuti della ripresa: dentro Ilic, Magnani e Favilli per Tameze, Ceccherini (infortunato) e Kalinic. Buona la prova del croato, anche se non ha ancora la condizione per reggere un match intero. Al suo sostituto basta pochissimo per sbloccare lo stallo, anche se buona parte del vantaggio è merito della giocata di Zaccagni. Il trequartista riceve sul centro-sinistra, avanza sornione fino al limite dell’area e poi d’esterno pesca Favilli, passato anche dal vivaio bianconero: immediata la conclusione mancina nell’angolo dal cuore dei sedici metri, altrettanto repentina la smorfia di dolore che finisce per estrometterlo subito dal match a causa di un problema muscolare. Per il centravanti entra Barak, anche Pirlo corre ai ripari e richiama uno spento Bernardeschi per Kulusevski. Lo svedese dà la scossa alla Juventus, che approfitta anche di un Verona spuntato e improvvisamente incapace di tenere palla in avanti. Dybala colpisce il secondo legno della notte bianconera con un mancino deviato ben due volte, dopo un minuto è l’ex Parma ad andare via sulla destra, a puntare l’area e Faraoni, a far impazzire il terzino e a beffarlo, dopo un paio di finte, trovando lo spazio necessario per il mancino rasoterra, lento ma imparabile per Silvestri. Il Verona ha paura, inizia il bombardamento. Dybala non inquadra i pali con un diagonale destro, nei minuti conclusivi è decisivo il portiere dell’Hellas, che risponde proprio all’argentino, a Morata e a Cuadrado per blindare un punto preziosissimo. La Juventus, aspettando Ronaldo e la crescita del gioco, per il momento non decolla.

JUVENTUS-HELLAS VERONA 1-1 (0-0)
Juventus (4-4-2): Szczesny; Cuadrado, Demiral, Bonucci (30′ st Frabotta), Danilo; Ramsey (45′ st Vrioni), Arthur, Rabiot, Bernardeschi (16′ st Kulusevski); Dybala, Morata. All.: Pirlo
Verona (3-4-2-1): Silvestri; Ceccherini (10′ st Magnani), Lovato, Empereur; Faraoni, Tameze (5′ st Ilic), Vieira, Lazovic; Colley, Zaccagni; Kalinic (10′ st Favilli, 17′ st Barak). All.: Juric
Arbitro: Pasqua
Reti: 15′ st Favilli, 33′ st Kulusevski
Ammoniti: Vieira, Lazovic, Empereur, Faraoni, Kulusevski
Recupero: 1′ e 6′
 
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