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E’ morto Trevor Francis, fu attaccante della Sampdoria e del grande Nottingham Forest

E’ morto Trevor Francis, fu attaccante della Sampdoria e del grande Nottingham Forest
Con i blucerchiati giocò quattro campionati, con gli inglesi fu protagonista di grandi stagioni europee, segnando il gol della vittoria in una finale di Coppa dei Campioni
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Il calcio italiano e internazionale piange Trevor Francis: un infarto gli è stato fatale mentre si trovava a Marbella. Aveva 69 anni, un attacco di cuore lo aveva già colpito nel 2011 e per questo, come riportato dai media inglesi, gli era stato applicato uno stent. Attaccante dinamico, di ottima tecnica e discreto fiuto del gol, si fece apprezzare anche in Italia. Negli anni ottanta, il suo nome è legato soprattutto alla Sampdoria, dove militò per 4 stagioni. Poi passò all’Atalanta, dove disputò un campionato prima di far ritorno in Inghilterra.

Francis e la favola del Nottingham Forest 

Cresciuto nel Birmingham City dove disputò 8 stagioni, Francis lega la sua carriera internazionale ad una notte di maggio del 1979 a Monaco di Baviera. Era il centravanti del Nottingham Forest da pochi mesi. Brian Clough, uno dei più grandi manager della storia del calcio inglese, dopo la gloria con il Derby County e il flop ‘ambientale’ con i giocatori irrequieti del Leeds United, aveva preso la guida degli arcieri quattro anni prima.  Aveva portato la squadra in Prima Divisione, ma i capolavori – in serie – arrivarono dopo. Tra lo stupore generale conquistò il campionato inglese al primo tentativo, lasciandosi dietro 7 punti quel Liverpool che intanto vinceva la sua seconda Coppa dei Campioni consecutiva. Poi, quando la Coppa dei Campioni dovette giocarla lui, Clough capì che per vincere anche in Europa avrebbe avuto bisogno di quell’attaccante.

Francis e quell’acquisto record

Lo acquistò per una cifra record: 999.999 sterline, briciole rispetto al calcio di oggi, ma allora record per il calcio inglese. Il trasferimento si fece a gennaio, e per regolamento Francis non poté essere schierato nel quarto di finale contro il Grasshoppers e nella semifinale contro il Colonia. Ci pensarono così  Birtles – attaccante particolare, molto tattico –, il talentuoso Woodcock, l’esterno Robertson, il terzino Viv Anderson (primo giocatore nero della nazionale inglese) a portare la squadra in finale. 

Quella notte contro il Malmoe

Quando finalmente toccò a lui, Francis si fece trovare pronto. Nella finale di Monaco contro gli svedesi del Malmoe la storia la fece lui, segnando con un colpo di testa il gol che ha scritto una delle pagine più romantiche della storia delle coppe. L’anno seguente ci fu il bis europeo: Francis giocò nella marcia di avvicinamento, ma saltò la finale contro l’Amburgo (che intanto aveva ingaggiato Kevin Keegan) a causa di una tendinite che gli costò anche la fase finale degli Europei del 1980 disputati in Italia. Del resto Francis con gli infortuni ebbe parecchio a che fare. "Era così fragile che poteva rompersi un piede scendendo dal letto", disse di lui Don Revie (predecessore di Clough al Leeds e suo storico nemico), ct dell'Inghilterra che nel 1977 lo fece esordire in nazionale.

Francis e la nazionale inglese

Nonostante gli infortuni, Francis riuscì a giocare molto (52 gare) anche con i Tre Leoni, raggiungendo il punto massimo ai Mondiali di Spagna 82. Segnò contro la Cecoslovacchia e il Kuwait, non seppe ripetersi nel gironcino a tre per l’ingresso alle semifinali, dove l’Inghilterra si fermò contro la Germania, che andò in semifinale, e la Spagna.. Dopo l’addio al calcio giocato, 15 anni a fare l’allenatore, guidando, tra le altre Birmingham City e Crystal Palace. L'avventura con i londinesi però si concluse male, quando Francis ebbe uno scontro fisico con il secondo portiere.

Francis e l’esperienza italiana

La Samp ha voluto ricordarlo con un messaggio su Twitter, postando una sua foto in campo con la maglia numero 9 della Sampdoria e con un cuore spezzato. "Rest in peace, Trevor" le parole della sua ex squadra. E anche il calcio inglese lo piange. Viv Anderson, vecchio compagno al Forest, vuole sottolineare anche "il suo splendido modo di essere come persona. Mi mancherà tantissimo". "Un vero gentleman" lo definisce invece Peter Shilton, che si sente "devastato da questa notizia". "Profondamento scosso" è Gary Lineker, "per la perdita di questo grande del calcio e uomo amabile: è stato un grande piacere aver lavorato con lui sul campo di calcio e fuori (come commentatore televisivo ndr)".

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