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Serie C, contestazione shock a Livorno: tre croci e una testa di maiale sul campo del 'Picchi'

Macabro ritrovamento all'interno dello stadio poche ore prima della gara di campionato con il Novara: nella notte ignoti si sono introdotti nell'impianto piantando tre croci da cimitero con i nomi di Aldo Spinelli, gruppo Carrano e Banca Cerea e appendendo uno striscione "Pagherete caro, pagherete tutto"
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LIVORNO -  Tre croci di legno con i nomi dei presunti responsabili della crisi del Livorno Calcio e, ai piedi di una di queste, la testa di un maiale, insieme a uno striscione con la scritta "Pagherete caro, pagherete tutto" appeso all'altezza della gradinata. E' il macabro ritrovamento fatto questa mattina allo stadio Armando Picchi di Livorno, dove nel pomeriggio, con inizio alle ore 18.30, si svolge la gara tra gli amaranto e il Novara, valevole per la sesta giornata del campionato di Serie C girone A.

Croci con i nomi di Spinelli, gruppo Carrano e Banca Cerea

A fare la scoperta, come confermato dai carabinieri che indagano sull'episodio per risalire agli autori del gesto, è stato il custode dell'impianto che quando alle 7.30 ha aperto i cancelli si è trovato di fronte la poco piacevole scena e ha chiamato il 112. Il custode, secondo quanto appreso, avrebbe riferito che qualcuno si era introdotto all'interno dello stadio durante la notte scorsa appendendo lo striscione alla rete di recinzione interna e piazzando la testa di maiale e le tre croci in mezzo al campo, del tutto simili a quelle presenti nei cimiteri. Sulle croci i nomi di quelli che la tifoseria del Livorno Calcio - società fino a qualche anno fa in serie A, lo scorso anno retrocessa in serie C - ritiene essere responsabili della crisi sportiva e societaria amaranto: si tratta dell'ex presidente Aldo Spinelli, del gruppo Carrano e della Banca Cerea. Ai piedi della croce "dedicata" al gruppo Carrano è stata aggiunta anche la testa di un maiale. Gli inquirenti hanno pochi dubbi sulla matrice del fatto che sarebbe riconducibile ad ambienti vicini alle frange più calde della tifoseria labronica.
 
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