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Zaia avverte il governo: “Se la riforma dell’autonomia non arriva entro il 2024, fallisce l’esecutivo”

Luca Zaia

Luca Zaia

 (ansa)
Il presidente del Veneto alla festa della Lega a Cervia: “C’è un progetto chiaro, un patto. E quando si rompe non si sa mai da che parte vanno i cocci”. E poi sull’omofobia dice: “È una patologia. Non lasciare il tema alla sinistra”
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L’avvertimento è chiaro e arriva da un presidente di Regione del Carroccio. "Se l'autonomia non arrivasse nella tempistica del 2024 vuol dire che abbiamo fallito come obiettivo. Ma non fallisce la Lega, fallisce il governo. Se non ci credi, non li firmi questi obiettivi. La Lega non può considerarlo un ‘di cui’. Sull'autonomia c'è un progetto chiaro, abbiamo firmato un contratto e va rispettato". Luca Zaia lancia un avvertimento chiaro all’esecutivo di Meloni e lo fa dal palco della festa della Lega a Cervia, dove lascia intendere che il Carroccio non intende cedere sul ddl Calderoli che prevede l’autonomia differenziata regionale e, anzi, alza il tiro. “L'autonomia –dice il presidente del Veneto – è nel programma di governo. Non fare l'autonomia significa venire meno a un patto. E quando il patto si rompe non si sa mai da che parte vanno i cocci".

Poi aggiunge: "L'autonomia  non porta via i soldi a nessuno. L'autonomia non è l'assalto all'unità nazionale. O la facciamo per scelta, o la faremo per necessità. È immorale che ci siano cittadini costretti a farsi la valigia per andarsi a curare fuori regione. È immorale – conclude – che ci siano posti in Italia dove non si raccoglie l'immondizia. O decidiamo di dar voce alla foresta che cresce di queste regioni, o continuiamo con l'assistenzialismo e vedremo dove si va a finire".

Poi cambia argomento e in tema di diritti Lgbtq+ dice: “Essere omofobi penso sia una patologia, è inutile perdere tempo a parlare di questa roba. Come centrodestra, non dobbiamo pensare che questi temi li debbano trattare solo quelli di sinistra. Le scelte etiche  non hanno colore politico".

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